Uno dei problemi principali per chi si appresta ad acquistare un’auto usata è il rischio di imbattersi in un venditore disonesto. In particolare, tra i rischi principali c’è la riduzione dei chilometri effettivamente percorsi dell’auto che può alterare il valore commerciale dell’auto (a favore del venditore e a discapito dell’acquirente) e velocizzare l’acquisto, facendo credere (erroneamente) all’acquirente che il veicolo oggetto della trattativa è stato utilizzato poco e che, quindi, in linea teorica, potrebbe trovarsi in uno stato manutentivo migliore. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (sentenza n. 25283 del 26 giugno 2024) ha chiarito la natura di questa pratica: ridurre i chilometri di un’auto usata costituisce una truffa nel caso in cui il veicolo venga poi messo in vendita, senza che il venditore informi il potenziale acquirente in merito. La sentenza chiarisce, quindi, in via definitiva la natura di una pratica ancora molto diffusa.
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Cosa dice la Cassazione
Il pronunciamento della Corte di Cassazione riguarda un caso che era stato trattato dal Tribunale di Ferrara, la cui sentenza era poi stata confermata dalla Corte di appello di Bologna. L’imputato di questo caso era stato condannato con una sanzione penale per il reato di truffa contrattuale, dopo che era stato accusato di aver volutamente ridotto il numero di chilometri indicati dal contachilometri di un’auto usata, da lui stesso messa in vendita. L’iter giudiziario si è chiuso con la sentenza della Cassazione che ha stabilito: “la cosiddetta truffa contrattuale ricorre in tutti i casi nei quali l’agente ponga in essere artifici e raggiri, aventi ad oggetto anche aspetti negoziali collaterali, accessori o esecutivi del contratto risultati rilevanti al fine della conclusione del negozio giuridico, e per ciò tragga in inganno il soggetto passivo che è indotto a prestare un consenso che altrimenti non avrebbe prestato, a nulla rilevando lo squilibrio oggettivo delle controprestazioni”.
Una pratica ancora diffusa
Il mercato delle auto usate vive un periodo di crescita. L’aumento dei prezzi delle auto nuove, infatti, ha creato “spazio” per le auto usate che, per molti automobilisti, possono rappresentare la scelta giusta. Auto sicure, con consumi ridotti e ben accessoriate, se vendute al prezzo giusto, trovano acquirenti in modo semplice e ci sono, in particolare, alcuni modelli molto richiesti. Il mercato delle auto usate è pieno di modelli a fine leasing, auto aziendali dismesse o anche auto appartenute a privati e tenute in ottime condizioni.
La pratica di ridurre il contachilometri delle vetture rappresenta, quindi, un rischio da considerare in fase di acquisto da parte degli acquirenti (oltre che un reato da parte del venditore, sia esso un privato o un venditore professionale). Sul tema della manomissione del contachilometri, alcuni mesi fa, un’indagine di CarVertical ha evidenziato quali sono i modelli più colpiti, ancora molto diffusa. Per gli automobilisti che scelgono il mercato dell’usato è, quindi, importante valutare con attenzione l’affidabilità del venditore e non limitarsi a una semplice verifica del contachilometri, ma valutare anche altri fattori per determinare se il dato mostrato è realistico. Tramite Il portale dell’automobilista, inoltre, è possibile controllare le revisioni effettuate da un veicolo (basta la targa) e controllare il dato rilevato sui chilometri percorsi.