Il mercato delle auto usate continua a registrare una crescita e sembra viaggiare su un binario differente rispetto ai veicoli di nuova fabbricazione. I dati registrati nel mese di febbraio 2024 raccontano infatti di un aumento a due cifre. Questo trend positivo è stato influenzato anche dalla presenza di un giorno lavorativo aggiuntivo per via della bisestilità del 2024.
Nei primi due mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2023, i trasferimenti netti hanno infatti evidenziato un aumento del 14,1% per le autovetture, dell’11,4% per i motocicli e del 13,2% per l’insieme dei veicoli.
Tutti questi dati sono disponibili nell’ultimo bollettino mensile Auto-Trend, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile club d’Italia basata sui dati del Pubblico registro automobilistico.
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Aumentano i passaggi di proprietà a febbraio
L’acquisto di un’auto nuova presenta ancora oggi una serie di difficoltà da mettere in conto. Lunghe attese, aumenti dei listini e difficoltà nel reperimento di accessori a causa della scarsità di semiconduttori rendono questa opzione meno allettante. Di conseguenza, sempre più acquirenti si rivolgono al mercato dell’auto usata, specialmente se si tratta di veicoli recenti o a basso chilometraggio.
Anche nel settore delle auto usate si registrano comunque difficoltà e non tutto fila sempre liscio. Il mercato delle vetture di seconda mano ha visto un aumento dei prezzi e una riduzione dell’offerta a causa dell’incremento della domanda. Se in passato l’acquisto di un’auto usata era un’opportunità per ottenere un buon affare, oggi la situazione è diventata più complessa e costosa per gli acquirenti rispetto a pochi anni fa.
A ogni modo, i trasferimenti di proprietà delle auto usate, escludendo le minivolture ovvero quelli temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale, hanno registrato un incremento del 15,6% rispetto a febbraio 2023 (+10,1% in media giornaliera). Questi dati confermano l’attrattiva del mercato delle auto usate rispetto al segmento dei veicoli nuovi. Per ogni 100 autovetture nuove vendute a febbraio, ne sono state acquistate 185 di seconda mano, con un totale di 193 nei primi due mesi dell’anno. Allo stesso tempo, i trasferimenti netti di motocicli hanno evidenziato una crescita del 14,3% rispetto a febbraio 2023 (+8,8% in media giornaliera). Regione per regione, ecco cosa è successo a febbraio 2024:
- Piemonte: 13,8%;
- Valle D’Aosta: 11,4%;
- Lombardia: 18,1%;
- Trentino Alto Adige: 20,8%;
- Veneto: 20,1%;
- Friuli Venezia Giulia: 16,3%;
- Liguria: 17,1%;
- Emilia Romagna: 15,1%;
- Toscana: 15,2%;
- Umbria: 15,7%;
- Marche: 18,8%;
- Lazio: 8,0%;
- Abruzzo: 21,0%;
- Molise: 26,0%;
- Campania: 18,7%;
- Puglia: 14,5%;
- Basilicata: 19,8%;
- Calabria: 19,1%;
- Sicilia: 11,6%;
- Sardegna: 10,4%.
Le alimentazioni preferite
Le preferenze dei consumatori nel settore delle auto usate riflettono l’interesse verso i carburanti tradizionali, come gasolio e benzina. Spicca anche l’aumento del 72,4% nella quota di auto ibride a benzina di seconda mano, che ora si attesta al 6,3%. Allo stesso tempo, nonostante una crescita del 71,2%, le vendite di auto elettriche continuano a rappresentare meno dello 0,6% del totale delle vendite.
Nei trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale (minivolture), le auto diesel mantengono la loro posizione con una quota del 49,7% a febbraio, anche se in calo rispetto al 53% registrato nello stesso mese del 2023. Le auto ibride a benzina coprono invece il 7,9% delle minivolture, superando la quota del 7,5% delle auto a GPL.
Da segnalare anche l’aumento delle minivolture di auto ibride a gasolio, che registrano una crescita del 60,5%, sebbene la loro quota rimanga al di sotto del 2%. In merito alle variazioni delle quote di mercato dei passaggi di proprietà al netto delle minivolture, la fotografia è la seguente:
- Benzina: 13,0%;
- Diesel: 12,0%;
- Benzina-GPL: 18,1%;
- Benzina/metano: 0,1%;
- Metano: 7,6%;
- Elettrico: 71,2%;
- Ibrido-benzina: 72,4%;
- Ibrido-gasolio: 96,1%.
Boom delle radiazioni auto
Nel settore delle auto usate, il mese di febbraio fa registrare un deciso aumento delle radiazioni: +55,9% rispetto a quanto accaduto 12 mesi fa (+48,4% in media giornaliera). Questo risultato è stato determinato principalmente dalle rottamazioni (+22,3%), dalle esportazioni (+29,3%) e da circa 29.000 radiazioni d’ufficio attivate dalla Regione Lombardia. Il tasso unitario di sostituzione a febbraio è stato dello 0,90% e dello 0,81% nel primo bimestre dell’anno. Provando a riassumere:
- 614 radiazioni auto a febbraio 2023;
- 874 radiazioni auto a febbraio 2024;
- 55,9% di variazione nelle radiazioni auto;
- 603 passaggi di proprietà di auto a febbraio 2023;
- 407 passaggi di proprietà di auto a febbraio 2024;
- 15,6 di variazione nei passaggi di proprietà di auto.
Sicuramente interessanti sono i dati di febbraio relativi alle auto radiate sulla base della categoria ambientale:
- Euro 0: 2,8%;
- Euro 1: 4,3%;
- Euro 2: 15,0%;
- Euro 3: 20,5%;
- Euro 4: 35,5%;
- Euro 5-6: 20,0%;
- Non identificato: 1,8%;
Altri dati da segnalare sulla compravendita auto
Anche le radiazioni dei motocicli hanno registrato un aumento mensile a febbraio, chiudendo il mese con una variazione positiva del 41,5% rispetto a febbraio 2023 (+34,7% in media giornaliera). Questa crescita è stata influenzata anche dalla radiazione d’ufficio di oltre 3.000 motocicli operata dalla Regione Lombardia.
In totale, nel primo bimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, le radiazioni hanno segnato incrementi del 34,4% per le autovetture, del 23,5% per i motocicli e del 35,4% per tutti i veicoli.
Uno sguardo anche al mercato generale dell’auto
Nonostante i timori legati all’annuncio dei nuovi incentivi, il mercato italiano dell’auto continua complessivamente a crescere a doppia cifra. A febbraio, secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le immatricolazioni sono state 147.094, registrando un aumento del 12,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo miglioramento, unito a quello di gennaio (+10,6%), ha portato il totale del primo bimestre a mostrare una crescita dell’11,7%, con un totale di 289.103 immatricolazioni.
Le performance del mercato sono state sostenute principalmente dalla maggiore disponibilità di prodotti nelle reti di vendita e dal giorno lavorativo aggiuntivo rispetto all’anno precedente. Da segnalare che, il ripristino dei vecchi incentivi, seppur parziale a causa del rapido esaurimento dei fondi per alcune categorie di auto, ha contribuito a questa tendenza positiva.
Vale infine la pena fare presente che non si è comunque ancora tornati ai livelli precedenti alla pandemia del 2019. Secondo le elaborazioni dell’Unrae (l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri ovvero l’associazione delle case automobilistiche estere che operano in Italia nella distribuzione), le registrazioni bimestrali evidenziano una flessione del 16% circa rispetto a quel periodo.