Un guasto ha mandato in tilt un distributore in Sicilia e ciò ha permesso di fare rifornimento in modo gratuito. Ovviamente, dopo poco la voce si è sparsa, il passaparola ha fatto il suo corso e alla malconcia pompa delle benzina sono arrivate in frotte di gente, anche con taniche e barili vuoti da riempire in modo indiscriminato. Naturalmente chi ha fatto il furbo potrebbe andare incontro a conseguenze, ma intanto il distributore IP di Via Pallavicino, a Palermo, adesso denuncia un ammanco da record.
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Una notte frenetica intorno al distributore in tilt
La notte palermitana è stata molto movimentata. Per tutte le ore di buio è stato un via vai continuo di rifornimenti senza nessuno scrupolo. Quando alla mattina il gestore si è recato sul posto di lavoro ha preso coscienza del disastro e inevitabilmente si è messo le mani nei capelli. Il danno è gravissimo, si parla addirittura di un ammanco di ben tremila litri. L’accaduto è stato regolarmente denunciato e la Polizia indaga adesso sugli indebiti prelievi di benzina, cercando di risalire ai responsabili.
Le telecamere hanno filmato i veicoli che sono transitati nel periodo di tilt del distributore e non sarà difficile scoprire i responsabili che hanno compiuto un atto illecito. Sicuramente nelle prossime settimane si verrà a conoscenza di ulteriori dettagli circa questa vicenda che ha fatto scalpore, soprattutto per la miriade di persone che scelto di andare a fare più di un pieno a “scrocco“. La pompa di benzina di via Pallavicino è stata la più gettonata di tutto il capoluogo siciliano, con gli automobilisti che si sono fatti ingolosire dalla possibilità di mettere il carburante gratis. Tuttavia, questa “furbata” potrà avere delle conseguenze abbastanza gravi dal punto di vista giuridico. Anche se questo aspetto verrà analizzato meglio nelle opportune sedi.
Distributori nel caos
La vicenda siciliana segue quella, forse più grave, di alcuni giorni fa accaduta a Firenze dove una pompa di benzina ha invertito la benzina con il gasolio. In quel caso sono stati almeno quindici gli sfortunati guidatori rimasti incastrati in un problema fastidioso e oneroso. In tempi brevi è stata avviata una class action condotta dall’avvocato Antonio Olmi per poter vedere risarciti i soldi già spesi per riparare ai danni subiti.
Dopo aver fatto rifornimento gli automobilisti si sono accorti che qualcosa non andava. Spegnimenti improvvisi, marcia interrotta da costanti stop, singhiozzii e accelerazioni bizzarre. Una volta portate le vetture in officina la diagnosi era lampante: le automobili erano state rifornite con il diesel al posto della benzina. Un’anomalia della pompa di benzina ha scambiato i due carburanti.
Nel caso fiorentino si parla di errore ma nessun dolo, dunque, anche se resta da capire come le pompe siano “impazzite“: l’alternativa all’errore nel riempimento delle cisterne, è che il sistema dell’impianto sia andato in corto circuito. Tornando alla vicenda siciliana, il tutto è ancora da scoprire resta il fatto che al distributore di Palermo l’ammanco di 3.000 litri di carburante sono una ferita economica aperta, anche se bisognerà capire il perché di questo errore nei sistemi.