Tematica sempre molto sentita quella del prezzo dei carburanti in Italia, ma non è l’unico Paese a risentire del problema.
Oggi in Francia sono tante le proteste che stanno riscuotendo il Paese; secondo un’analisi dell’Unione Europea gli italiani in media però pagano la benzina l’11.4% in più rispetto ai francesi, che invece possono risparmiare più di 9 euro a ogni pieno, mentre sul diesel lo scarto è di 5.36% per un risparmio di 4.4 euro al litro.
La situazione Oltralpe è comunque molto tesa, visto che il Governo di Parigi ha annunciato che le tasse sul gasolio aumenteranno per 6.5 centesimi al litro e lo stesso avverrà per quelle sulla benzina, che vedranno un incremento di 2.9 centesimi al litro, già a partire da gennaio 2019. Nonostante i rincari comunque i prezzi dei carburanti in Francia saranno più convenienti di quelli italiani; al momento infatti siamo il popolo che paga la benzina più cara al mondo, 1 euro e 65 centesimi al litro di media, e il diesel 1.56 euro al litro, nonostante ci siano differenze tra nord e sud e anche tra le pompe dei grandi brand dell’energia e quelle private.
Una situazione che pesa ogni giorno, a carico di famiglie e imprese che vivono in un Paese in cui circolano più di 41.6 milioni di mezzi tra auto, bus, camion e furgoni.
Secondo i dati che sono stati raccolti grazie alle ricerche messe a punto dall’Unione Europea delle Cooperative, tutti i settori in cui operano le 80.000 cooperative presenti in Italia subiscono gli effetti del caro benzina. Si parla ad esempio della meccanica, dei trasporti, dei servizi farmaceutici e dell’elettronica o ancora il comparto dell’assistenza ai disabili e agli anziani e quello alimentare.
La spesa energetica quindi aumenta e l’effetto negativo non è uno solo, bensì doppio. Da una parte infatti aumenta anche il costo per le imprese e dall’altra, tra l’altro, si riduce il potere d’acquisto delle famiglie e di tutti i cittadini. I prezzi dei carburanti in Italia sono molto elevati rispetto al resto dei Paesi europei, e questo da sempre è motivo di svantaggio competitivo per l’economia del nostro paese, visto e considerato che la maggior parte delle merci viaggia su gomma, circa l’88% del totale.