In Francia i caselli autostradali potrebbero avere i giorni contati. Da diversi anni tengono banco le voci circa la volontà delle istituzioni locali di eliminarli, senza, però, tradurre le parole in fatti. Anziché definirlo come un facile modo di ingraziarsi le simpatie popolari, sarebbe, però, il caso di osservare la situazione ad ampio raggio. Difatti, le variabili da considerare sono molteplici e le possibili conseguenze sulla mobilità invitano ad andarci cauti.
Prima di dare il via libera con troppa facilità, salvo poi fare dietrofront (con annessa figuraccia), le istituzioni addette ai trasporti devono valutare i pro e i contro. Una svolta avverrà, forse, nei prossimi mesi, dati i recenti sviluppi lungo le autostrade A13 e A14, colleganti la Normandia e Parigi. Entro la fine dell’anno i tratti perderanno le barriere.
Al loro posto cosa ci sarà? Un’innovativa soluzione capace, stando alla tesi dei promotori, di ridurre i tempi di viaggio e le emissioni di anidride carbonica (CO2). È risaputo quanto l’emergenza ambientale sia un tema cruciale nei giorni nostri, perciò le istituzioni politiche studiano degli efficaci provvedimenti. SANEF, l’ente di gestione autostradale per il nord e l’est del Paese d’oltralpe, ha annunciato, in veste ufficiale, l’intenzione di adottare dei provvedimenti.
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Péage en flux libre
Qualora la campagna dovesse dare i risultati sperati, non si esclude che l’idea possa essere mutuata pure altrove. I conducenti italiani provvisti di un Telepass abilitato all’estero riceveranno il pedaggio addebitato in automatico. Mentre UnipolMove e MooneyGo rimangono operativo solo lungo la penisola, lo storico servizio è valido pure al di fuori, in territori selezionati. Il provvedimento, noto con il nome di “péage en flux libre”, poggia su una rete di scanner e telecamere preposti a rilevare il passaggio delle vetture.
Ai conducenti in possesso di account registrato, l’addebito avverrà, come appena detto, in automatico. Tutti gli altri avranno un limite di 72 ore per pagare il pedaggio online, da telefonico oppure presso una tabaccheria aderente all’iniziativa. In caso di mancato pagamento, i trasgressori saranno passibili di multa da un minimo di 10 euro a un massimo di 375, se avranno fatto passare oltre 60 giorni.
Percorso simile a quello italiano
A onor del vero, la metodologia non è una novità in altri Paesi montani tra cui la Svezia, la Norvegia e la “nostra” Italia. A tal proposito, dopo la sperimentazione sulla cosiddetta Pedemontana (A4) dal 2014, pure lungo lo Stivale è stata la pratica. Seppur a titolo provvisorio, le autorità hanno, infatti, introdotto TargaGo. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, lo ha comunicato, convinto che l’idea abbia del vero potenziale. Intanto, qualcosa di simile ha trovato applicazione nella regione scandinava.
I vantaggi individuati da SANEF consistono in minori code ai caselli e in una maggiore efficienza del traffico. Ad esempio, nei week-end più congestionati, il tempo medio di percorrenza da Parigi a Caen diminuirebbe di circa 30 minuti. Inoltre, la rimozione dei caselli porterà ad abbattere il consumo di carburante e le sostanze nocive rilasciate nell’ambiente. Dai conducenti al Pianeta, il programma sembra, dunque, tradursi soltanto in vantaggi.