La classifica delle province italiane con più furti d’auto

Quali sono le province italiane con più furti d’auto? Grazie ai dati raccolti dal ministero dell’Interno per quanto riguarda il 2023, è nota la top 10

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 14 Marzo 2024 11:52

I furti d’auto sono un problema che affligge l’Italia da molti anni, con alcune zone della penisola che risultano essere maggiormente colpite. In base ai dati diffusi dal ministero dell’Interno, è possibile stabilire quali sono state le province più bersagliate nel 2023. In considerazione vengono prese esclusivamente quelle con almeno 100.000 abitanti. Niente piccoli gruppi di località, quindi, ma le aree dalla buona densità di popolazione.

Al primo posto Barletta-Andria-Trani

Il poco onorevole titolo di provincia con il maggior numero di furti d’auto nello scorso anno spetta a Barletta-Andria-Trani in Puglia, con una media di 1.035,99 denunce ogni 100.000 abitanti. Seguono a ruota Foggia (638,54), Napoli (614,43), Bari (505,35) e Catania (512,45). La seconda parte della top 10 è, invece, costituita da Palermo (447,23), Caserta (354,67), Roma (347,82), Salerno (299,25) e Campobasso (256,11).

Per quanto riguarda le regioni, la maglia nera viene indossata dalla Campania, con il 33% del totale, mentre il Lazio e la Puglia, rispettivamente con il 24 e il 20%, chiudono in seconda e terza posizione. Giù dal podio la Lombardia, con il 14%. Oltre la metà dei veicoli è stato un SUV, con una quota del 53%. Un dato poco sorprendente, giacché costituisce il tipo di carrozzeria predominante oggi sul mercato.

La capienza, abbinata al piglio dinamico, permette agli Sport Utility di surclassare forme tradizionali, finite un po’ in disuso. Il fenomeno non può e non deve comunque essere ascritto solo all’Italia; perciò, diverse Case hanno già preannunciato una gamma da essi quasi completamente composta. Negli scorsi giorni anche Jaguar, rinomata per la produzione di berline, ha comunicato il cambio di strategie per il futuro, in favore dei mezzi a ruote alte, date le grandi opportunità d’affari.

I modelli nel mirino

Quattro dei cinque modelli maggiormente vittima dei furti d’auto in Italia sono di marchi Stellantis, vale a dire la Fiat Panda, la Fiat 500, la Citroen C3 e la Lancia Ypsilon. Restringendo il campo ai SUV, le “prede” predilette sono la Toyota RAV4, la Toyota C-HR, la Fiat 500X, la Jeep Renegade e la Peugeot 3008.

La fascia oraria preferita dai malviventi è, come facilmente intuibile, quella notturna, tra le ore 22.00 e le 6.00 del mattino. Eppure, un picco di furti d’auto si verifica pure nel corso della giornata, tra le 12.00 e le 14.00, ovvero quando le persone sono a lavoro o a pranzo. Le operazioni avvengono perlopiù in aree urbane densamente popolate, specialmente in parcheggi incustoditi, centri commerciali e strade buie.

Per rubare le vetture prevale la tecnica della clonazione della chiave, e i jammer godono di popolarità, deputati a disattivare i sistemi di allarme. In certi casi, viene, però, fatto ricorso alla “vecchia maniera”, ovvero alla rottura dei finestrini o delle serrature. Ma quale destinazione hanno i veicoli? Spesso gli esemplari indebitamente sottratti si smontano e rivendono come pezzi di ricambio, mentre una parte viene reimmatricolata e venduta in altri Paesi. Un numero minore di mezzi rubati è adibito a commettere reati.

Benché il numero dei furti d’auto sia in calo, il fenomeno rimane tuttora preoccupante. E ciò va, ovviamente, a incidere anche sul costo delle polizze assicurative, soprattutto nelle zone dove la piaga è principalmente radicata.