Chiunque abbia in programma di far eseguire il collaudo dell’impianto a GPL del proprio veicolo è bene che si prepari a dover attendere mesi e mesi o, addirittura, un anno. La tendenza, assai poco allettante, di rinvii infiniti dettati da cause di forza maggiore viene lamentata ogni come mai prima d’ora dai conducenti, la cui pazienza è ai minimi storici. Rinunciare alla vettura, anche per solo qualche giorno, costituisce, infatti, un grande motivo di disturbo. Figurarsi poi se le procedure rallentano in modo tanto brusco e spiacevole. I nervi saltano e occorre abbracciare un approccio zen, degno dei monaci migliori.
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La sicurezza non viene mai dopo
Per viaggiare senza problemi e rischi, è importante mettere in atto ogni accortezza volta a garantire l’incolumità personale e quella dei passeggeri a bordo. Si tratta di un tema sempre caldo a ogni latitudine, visto quanto tempo passiamo alla guida, e denota buonsenso. Ancora oggi il numero di vittime della strada resta su soglie parecchio elevate, nonostante gli organi politici cerchino di invertire la rotta. Di leggi ne ha applicate parecchie la Commissione UE, pure in termini di tecnologie ausiliari, altrimenti note con l’acronimo ADAS. Dati gli ovvi risvolti di un approccio superficiale bisogna rimuovere qualsiasi intoppo reo di arrecare disagi.
Con la sicurezza non si scherza e nel nostro caso caso facciamo riferimento alle auto alimentate a gas e ai loro serbatoi, una componente necessitante di verifiche. Purtroppo, però, sussiste un problema inerente alla tipologia di impianti, nello specifico intendiamo la struttura pubblica chiamata ad occuparsi del controllo dei serbatoi delle macchine a GPL. Chiunque abbia un mezzo così alimentato saprà che la mansione viene assolta dagli Uffici della Motorizzazione Civile, i cui tempi di attesa sono diventati troppo lunghi. L’ente dovrebbe effettuare il collaudo del nuovo serbatoio da installare a titolo obbligatorio dopo dieci anni di vita del precedente.
Code infinite
L’operazione deve essere appunto fatta presso gli uffici, in base alle disposizioni contenute nella norma. In alternativa, la Motorizzazione stessa potrebbe inviare un proprio tecnico presso l’officina incaricata di occuparsi della sostituzione dell’impianto. Tutto questo meccanismo però purtroppo ad oggi, e ormai da mesi, sembra essersi bloccato. In effetti continua ad aumentare la carenza del personale presso gli Uffici della Motorizzazione e, dall’altro lato, ci sono sempre più richieste, quantomai difficili da fronteggiare. Per via degli incentivi sulle auto a GPL, il 2009 ha registrato molte immatricolazioni e i tempi di prenotazione dei collaudi sono a dir poco inaccettabili.
Tutte le persone che possiedono un’auto a gas comprata e immatricolata nel 2009, o a cui è stato installato l’impianto in quell’anno, dovrebbero fare il controllo oggi, trascorso un decennio. Le complicazioni arrivano ora, nell’apprendere di tempi di attesa è di circa un anno, sia nelle officine private sia direttamente agli Uffici della Motorizzazione. Non è ovviamente permesso circolare con un serbatoio vecchio o uno nuovo senza aver provveduto al collaudo, le sanzioni previste dal Codice della Strada risultano pesanti e prevedono anche il fermo del veicolo. La situazione pare, insomma, essere davvero senza alcuna via d’uscita.