Il sorpassometro, insieme all’autovelox e al tutor, completa la gamma degli strumenti di controllo utili a contrastare le infrazioni al Codice della Strada. Il dispositivo, in dotazione alla Polizia Stradale, è costituito da una telecamera che invia le immagini via GPRS ad un terminale su cui è installato un software in grado di interpretare in tempo reale se una vettura effettua un sorpasso vietato o se viola la segnaletica orizzontale. Il primo sorpassometro è stato installato alle porte di Roma, per poi diffondersi in tutta Italia.
Indice
Come funziona il sorpassometro
Il sorpassometro è commercializzato in esclusiva dal gruppo Poste Italiane e viene principalmente installato in prossimità dei tratti stradali dove è vietato il sorpasso o in corrispondenza delle corsie di emergenza. Oltre alla telecamera, il dispositivo è collegato a delle spire elettromagnetiche inserite sotto il primo strato di asfalto e poste nella parte vietata al sorpasso.
Quando un veicolo transita su queste, il sorpassometro si attiva, scattando alcune foto e registrando un video di quindici secondi. Come per tutor e autovelox, anche il sorpassometro deve essere preceduto da segnaletica verticale che ne avvisa la presenza.
Le multe per le infrazioni di sorpasso vietato variano a seconda della situazione di pericolo che viene creata effettuando il sorpasso. In caso di sorpasso della sola striscia continua, la multa va da 41 euro a 168 euro, più l’eventuale decurtazione di due punti dalla patente. La sanzione varia se il sorpasso viene effettuato dentro o fuori città e se è presente o meno il segnale di divieto sorpasso. Nei casi più gravi (sorpasso in curva, in condizione di scarsa visibilità, presso passaggi pedonali, negli incroci) è prevista una multa che varia da 162 euro a 1272 euro, più la perdita di 10 punti o la sospensione della patente.
Cosa fare se si vede un sorpassometro
Per evitare d’incorrere in sanzioni, una volta notata la presenza del sorpassometro, il consiglio è interrompere immediatamente il sorpasso: non si può infatti essere multati se si desiste dalla manovra. L’infrazione scatta solo se il sorpasso viene effettuato completamente, con il rientro nella propria corsia dopo aver superato la vettura che ci precedeva.
Sorpassometro a parte, il suggerimento è di guidare con prudenza e di evitare sorpassi pericolosi o azzardati, così da non mettere a rischio la vostra vita e quella degli altri automobilisti.
Sanzioni per mancato rispetto dei limiti di velocità
Le sanzioni per il mancato rispetto dei limiti di velocità sono regolate dal Codice della Strada e variano a seconda dell’entità dell’infrazione:
- fino a 10 km/h oltre il limite: multa pecuniaria da 42 a 173 euro; nessuna decurtazione di punti dalla patente;
- tra 10 e 40 km/h oltre il limite: multa da 173 a 695 euro; decurtazione di 3 punti dalla patente.
- tra 40 e 60 km/h oltre il limite: multa da 544 a 2.174 euro; decurtazione di 6 punti dalla patente; sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
- oltre 60 km/h oltre il limite: multa da 847 a 3.389 euro; decurtazione di 10 punti dalla patente; sospensione della patente da 6 a 12 mesi.
Se l’infrazione avviene tra le 22 e le 7, le multe sono aumentate di un terzo. Se l’infrazione viene commessa nuovamente entro due anni, le sanzioni diventano più severe. Ad esempio, la sospensione della patente può aumentare da 8 a 18 mesi per superamenti tra 40 e 60 km/h, e la patente può essere revocata per superamenti oltre 60 km/h. Per chi ha la patente da meno di tre anni, i punti decurtati sono raddoppiati e le sanzioni sono più severe.
Gli autovelox hanno una tolleranza del 5% sulla velocità rilevata, con un minimo di 5 km/h. Significa che se, ad esempio, il limite è di 50 km/h, non si verrà multati fino a una velocità di 55 km/h. Se si riceve una multa per eccesso di velocità, è comunque importante verificare la correttezza del verbale, inclusi dettagli come il luogo e l’ora dell’infrazione, la velocità rilevata e il limite di velocità vigente. In caso di errori formali, è possibile presentare ricorso.