Quello che rimaneva della sede modenese dello stabilimento della De Tomaso è andato ormai distrutto, se ne sono occupate diverse ruspe attive nella prima parte del mese di agosto, che hanno demolito parte dei capannoni, ormai in pessime condizioni.
La superficie libera oggi occupa circa 2.500 metri quadrati e accoglierà un nuovissimo centro commerciale della famosa catena Globo, realtà nata in Italia nel 1978. Dobbiamo quindi rassegnarci a dire definitivamente addio a quella che è stata una realtà importantissima e che comunque sorgeva proprio al centro della terra dei motori. La fabbrica ormai era in condizioni disperate da anni, qualcuno sperava che gli stabilimenti potessero essere riutilizzati sempre per il settore auto, e invece nulla da fare.
Secondo alcune notizie risalenti al 2014, all’epoca l’area risultava essere ancora in vendita, in seguito a una procedura di concordato avviata nel 2007. Erano state organizzate tre aste, che però non avevano ottenuto alcun riscontro, per questo motivo il curatore fallimentare aveva ridotto la stima iniziale di 7.7 milioni di euro a 4.88, ancora troppi, visto che nessuno si è mai fatto avanti.
L’attività della De Tomaso fu davvero gloriosa, solo qualche anno fa (come leggiamo su Quattroruote), era ancora possibile vedere “maquette di supercar, scheletri di altre vetture, una fuoristrada della Uaz incidentata”. In quello che rimaneva degli stabilimenti c’erano ancora “ricambi inscatolati, pezzi di sospensioni, serbatoi, sedili sfasciati, scaffali rovesciati, pagine di storia dell’azienda. Tanti documenti relativi all’assunzione di dipendenti, patti di riservatezza sottoscritti coi lavoratori, appunti sui prototipi, indirizzati all’attenzione del signor Santiago De Tomaso, figlio del patron Alejandro”.
E come dimenticare la Pantera? L’auto stradale più riuscita e più conosciuta della De Tomaso. Tanti i ricordi di un’epoca passata e gloriosa. Il 22 gennaio del 2018 nello stabilimento è avvenuto un incendio, sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme. Oggi della De Tomaso non resta più nulla, tutto quello che rimaneva è stato raso al suolo.
Lo scorso anno, per celebrare i 60 anni dell’azienda, a Goodwood è stata presentata la De Tomaso P72, nata sulla stessa cellula in carbonio della hypercar Apollo IE, che viene fabbricata in Germania dal medesimo fornitore di Porsche, Capricorn, la cui progettazione però avviene in parte in Italia.