Il panorama automobilistico nazionale è destinato a cambiare in maniera considerevole. DR Automobiles, l’azienda molisana guidata da Massimo Di Risio, ha annunciato un ambizioso progetto per la realizzazione di un grosso polo a Macchia d’Isernia, focalizzato sulla produzione di veicoli elettrici e ibridi.
Nato da solo pochi anni, il gruppo ha saputo man mano imporsi all’attenzione generale, grazie a un approccio trasversale e a prezzi competitivi. Un po’ nello stile di Dacia, il produttore ha messo in primo piano le reali necessità dei clienti, avvertite nella guida di tutti i giorni. Anziché equipaggiare i modelli di ogni tecnologia possibile e immaginabile, anche quella superflua, vige un approccio razionale.
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Razionalità, la parola chiave
Alla luce dello sviluppo, la strada intrapresa è corretta e le risorse maturate permetteranno di creare un enorme impianto specializzato nelle vetture a basse e zero emissioni. Presentata al ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’iniziativa si inserisce alla perfezione negli obiettivi del Governo di rilanciare l’industria nazionale. La stessa ragione dietro alla recente intesa, messa nero su bianco, tra la premier, Giorgia Meloni, e il primo ministro cinese.
Il programma fissato da DR Automobiles, prevede un investimento significativo per la realizzazione di un nuovo complesso all’avanguardia, dove assembleranno mezzi dall’animo ecologico. Una mossa obbligata dal riscaldamento globale, problema diventato di interesse pubblico. Mentre in passato l’argomento premeva soprattutto alla comunità di esperti, da un po’ di tempo il discorso è cambiato. I mass media gli dedicano ampio spazio e il settore dei motori può contribuire al cambiamento.
I perché della fabbrica
Il passo compiuto dalla compagnia cela pure un secondo fattore, altrettanto degno di nota: la volontà di ridurre la dipendenza dalle importazioni. Questo perché l’Europa ha ristretto i paletti sulle emissioni e il Made in Italy nell’industria delle quattro ruote continua a riscuotere ampi consensi. Dalla sua nascita, la giovane e arrembante creatura di Di Risio ha fatto leva sull’asse cinese, ma presto o tardi occorrerà segnare una svolta. Camminare con le proprie gambe aiuterà a rafforzare la reputazione sia lungo lo stivale sia nel Vecchio Continente, laddove DR allargasse i confini.
Negli ultimi anni, DR Automobiles ha registrato una crescita esponenziale, raddoppiando le linee di produzione e aumentando le vendite in modo significativo. Tuttavia, sussistono delle sfide da affrontare, come l’indagine dell’AGCM sulle sue pratiche commerciali e l’esigenza di diversificare la supply chain.
L’iniziativa avvicina l’esecutivo del Belpaese al target di un milione di veicoli realizzati nella nostra penisola, perseguito dall’esecutivo in carica. “La recente intesa tra EuroGroup e Hixih – ha spiegato il ministro Urso – rientra pienamente negli obiettivi di governo che ci siamo posti nel campo della tecnologia green e della mobilità elettrica. Altri seguiranno nei prossimi giorni per segnare il nuovo corso delineato dal Piano di azione triennale e dall’accordo di cooperazione”.
L’azienda molisana si è dimostrata spesso e volentieri capace di innovare e di adattarsi ai cambiamenti di mercato. Sentirsi supportati dalle istituzioni potrebbe essere determinante per il successo da qui agli anni a venire, consolidando il legame con le sue origini