I fari a LED delle auto più recenti di fascia alta sono troppo luminosi e creano disagio ai guidatori. Un’indagine svolta in Inghilterra ha rilevato che il 15% degli intervistati è stato abbagliato almeno una volta dalle luci di un altro veicolo. Due terzi dei conducenti ha detto di soffrire nel momento in cui delle persone provengono dal senso opposto di marcia. La maggior parte del campione interpellato colpite ha evidenziato come siano occorsi fino a cinque secondi prima di riacquistare la piena visibilità.
Nel frattempo, si corrono dei rischi parecchio allarmanti, perciò le associazioni di categoria invocano dei provvedimenti. Tuttora, il numero di vittime della strada rimane su soglie parecchio elevate; proseguire nella medesima direzione significherebbe esporre sé stessi e qualsiasi utente a grossi pericoli. Ne sarebbe lieta pure la Commissione UE, visto l’obiettivo Zero Vision dichiarato in veste ufficiale. In sostanza, il proposito è di ridurre sempre più il conteggio delle vittime fino ad azzerarle entro il 2050.
Benché il target fissato sia parecchio ambizioso, le istituzioni comunitarie sentono sia necessario puntare in alto, favoriti dai progressi compiuti sul versante tecnologico. La diffusione su larga scala dei sistemi ausiliari alla guida, altrimenti noti con l’acronimo ADAS, invita a essere ottimisti circa gli sviluppi in futuro. Con uno sforzo congiunto da parte di ciascuno degli operatori coinvolti nella mobilità è possibile compiere dei tangibili passi in avanti e il traguardo finale apparire ben meno lontano.
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Di chi è la “colpa”
La ‘colpa’ dei pericoli affrontati è da attribuirsi ai nuovi LED montati sulle vetture di recente generazione. Il portavoce della sicurezza stradale in Inghilterra (RAC) Pete Williams ha dichiarato: “L’intensità e la luminosità di alcuni nuovi fari delle automobili stanno chiaramente causando difficoltà agli altri utenti della strada. La tecnologia dei fari è progredita considerevolmente negli ultimi anni, ma sebbene ciò possa essere migliore per i conducenti di quei particolari veicoli, presenta un nuovo e indesiderato rischio per la sicurezza stradale per chiunque guidi verso di loro o addirittura tenti di uscire ad un incrocio.
Anche i conducenti lo trovano di grande distrazione quando devono fare i conti con l’abbagliamento delle luci intense nei loro specchietti retrovisori – ha continuato Williams -. Mentre le normative specificano che tutti i tipi di fari anabbaglianti devono rientrare tra una luminosità massima e minima, l’esperienza di guida notturna degli automobilisti di tutte le età è molto diversa e in tanti sostengono che gli anabbaglianti di alcuni mezzi moderni siano troppo luminosi”.
Gli esperti hanno detto che non è “una coincidenza” che i produttori di auto esclusive stessero usando luci a LED invece delle tradizionali lampadine alogene: la tecnologia a LED favorisce una maggiore libertà ai designer di auto, prestazioni di grado superiore e maggiore durata delle lampadine. Sulla materia permangono diverse correnti di pensiero, ciascuna meritevole di attenzione. Lasciarsi cogliere dal panico sarebbe, infatti, controproducente, poiché i moderni impianti di illuminazione dispongono, infatti, di credenziali interessanti, specie al calar del buio. Mandare l’intero lavoro a rotoli sarebbe un’occasione sprecata, benché l’affinamento di dotazioni consista in un passo decisivo.
L’Europa delle Nazioni Unite è chiamata a monitorare
Stephen Dixon, un professionista del campo, ha affermato che l’aumento dei LED nei fari è stato probabilmente il motivo per cui le persone li hanno percepiti come più luminosi. “La luce a LED è più focalizzata rispetto alle lampadine alogene ed è anche una luce più brillante che appare di colore blu bianco nel buio“. Il contrasto acceso tenderebbe a suscitare dei grattacapi tra i conducenti e bisognerebbe riservare del tempo ad abituarcisi. Oltre all’incolumità degli automobilisti e dei passeggeri a bordo la tematiche va affrontata pure in relazione alle categorie più fragili, vale a dire ciclisti e pedoni.
La tecnologia dei fari è notevolmente migliorata nel corso degli ultimi anni, ma sebbene possa essere preferibile per chi siede al volante, si possono venire a creare dei rischi per chiunque viaggia in direzione opposta. Alla commissione per l’Europa delle Nazioni Unite spetta il compito di regolamentare, suggerendo delle valide risposte alla lacuna emersa in seguito agli studi eseguiti dagli specialisti: la distanza minima tra i fari è, ad esempio, una buona contromisura.