Ferrari, è il momento degli addii: spariscono per sempre ben quattro modelli

Ferrari è proiettata alle prossime sfide dell'elettrificazione. Lo fa anche tagliando dal listino ben quattro modelli dal conclamato significato storico

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 6 Agosto 2024 09:23

Il Cavallino si appresta a voltare pagina. Alla conferenza stampa del secondo trimestre 2024, Ferrari ha comunicato il congedo di ben quattro modelli. Mentre due, la SF90 Stradale e la 812 GTS, sono ora in pensione, le restanti, la Roma e la 812 Competizione, stanno per lasciare. Nel caso della Roma pare saluterà soltanto la coupé, invece la spider dovrebbe avere ancora due anni di carriera davanti.

L’inizio di una nuova era

La fine della produzione di questi meraviglie segna la conclusione di un’era e l’inizio di un’altra, ricca di novità e sfide. Una mini-rivoluzione era mettere in conto, perché la tiratura limitata rimane un requisito chiave e i modelli cominciavano a essere un po’ troppi. E l’attività si focalizzerà su proposte all’avanguardia, frutto dei recenti trend. Già lo avevamo accertato con il lancio del primo FUV (così lo hanno definito), la Purosangue, il “SUV-non SUV” nato dalla matita di Flavio Manzoni.

Il responsabile del design, investito della carica nel gennaio 2010, ha contribuito all’evoluzione del brand, mantenendone i tratti distintivi. Elementi all’avanguardia e innovativi hanno caratterizzato le recenti uscite, dove ieri e domani si fondono in un mix affascinante. Le Ferrari uscenti dalla gamma hanno segnato una svolta: la 812 per il dodici cilindri aspirato, la SF90 in quanto prima ibrida del marchio, la Roma come celebrazione del legame tra l’azienda e la Dolce Vita.

I programmi per il futuro

La scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel cuore degli appassionati, ma apre le porte a interpretazioni inedite. Il corso vagliato è orientato al green. Sull’elettrica “dura e pura”, il Cavallino Rampante è stato finora avaro di dettagli. Di immagini ufficiali o di bozzetti nemmeno l’ombra, e nemmeno sulla potenza sprigionata dal powertrain sono trapelate informazioni. Le uniche dichiarazioni a riguardo sono state rilasciate dai massimi esponenti di Ferrari, il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Benedetto Vigna.

Entrambi assicurano che non deluderà le aspettative, degna del logo illustre. Gli ingegneri avrebbero realizzato un lavoro magnifico, capace di emozionare, anche nel rombo del motore. Sebbene un powertrain elettrico non ne emetta alcun rombo, in laboratorio si può creare un suono artificiale. E le Ferrari devono toccare le corde più profonde dell’anima: lo impongono sia la storia sia il prezzo. Per le stesse ragioni pure Lamborghini, la rivale numero uno fin dall’epoca del Drake, ha messo in atto la stessa strategia.

Oltre alla pioniera delle BEV, i prossimi anni riserveranno diversi nuovi modelli con powertrain ibridi, tuttora i preferiti dal mercato. Il 2035 rimane ancora lontano, e danno la sensazione di una maggiore “virilità”, idem le termiche “pure”, confermatissime. Nel solco della 812 arriva la 12Cilindri, in grado di sprigionare 830 CV. Il tutto senza sovralimentazione.

L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza al volante e indimenticabile, seppur in linea con le ultime normative sulle emissioni. La Commissione Europea ha fissato dei rigidi paletti, preoccupata dal cambiamento climatico. Adeguarsi significa risparmiarsi danni di reputazione ed economici, date le sanzioni promesse a chiunque trasgredisca. Ti potrai anche chiamare Ferrari, ma la legge, è risaputo, non guarda in faccia a nessuno.