Ferrari, c’è progetto per una pista a Fiorano

Il complesso Ferrari di Fiorano sta per crescere: il Cavallino Rampante ha nei piani un Test track per mettere alla prova i prototipi e i modelli da corsa

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 8 Settembre 2024 11:30

Maranello si prepara a un nuovo capitolo della sua storia automobilistica. Dopo aver ospitato un centro vaccinale durante l’emergenza sanitaria, l’area adiacente alla storica pista di Fiorano è destinata a rinascere. Per lei Ferrari ha in serbo un ambizioso progetto, che promette di restituirle lo status di gioiello dell’ingegneria motoristica. Infatti, la Casa del Cavallino Rampante ha in programma un Test track, un circuito di prova lungo circa 2 km, da dedicare solo ai collaudi delle sue prestigiose vetture.

Massima cura in ciascuna auto

La straordinaria cura riposta in ciascuna delle auto realizzate dalla compagnia italiana, amata in ogni angolo del Pianeta, rimane un punto fermo. E avere uno spazio aggiuntivo da sfruttare in vista del loro lancio sul mercato agevolerà i compiti ai professionisti. Il tracciato, che sorgerà su un’area di oltre 120.000 metri quadrati, è stato concepito allo scopo di soddisfare le esigenze più specifiche dei collaudatori Ferrari.

La Dromo, società incaricata della progettazione, ha sviluppato il percorso, che combina rettilinei ad alta velocità, curve paraboliche e tratti misti. Grazie a un attento studio delle dinamiche di guida e delle caratteristiche di vetture, ha definito un banco di prova impegnativo. Senza escludere nessuno scenario, il team addetto ai test sonderà i limiti delle ultime creazioni, sia dei modelli stradali sia da corsa.

Tra le peculiarità del tracciato spicca, anzitutto, la curva sopraelevata, affinché vengano velocità costanti e sostenute tra i 120 e i 130 km/h nelle lunghe distanze. “La soluzione per fornire questa possibilità all’interno di un lotto di dimensioni relativamente ridotte è l’utilizzo di una curva sopraelevata”, recita la relazione della Dromo.

Saggiarne le performance all’estremo è consentito dal rettilineo di 500 metri, mentre la varietà dei tratti mira a riprodurre le condizioni di circolazione lungo le strade extraurbane. “È necessario un rettilineo, con pendenza trasversale nulla, di lunghezza minima pari a 500 metri, da percorrere a 100 chilometri orari”, spiegano sempre i documenti. La nuova pista sarà collegata a quella di Fiorano da rampe e raccordi, così da ampliare le possibilità di collaudo. Le attività di preparazione e manutenzione verranno svolte presso un’officina dedicata.

Gli effetti positivi

La realizzazione del Test track costituisce un investimento importante. Si inserisce nella continua opera di ricerca della perfezione e fornisce un ulteriore motivo d’orgoglio alla comunità di Maranello. L’infrastruttura andrà a creare dei nuovi posti di lavoro e attrarrà i visitatori da tutto il mondo. Degli interrogativi vengono mossi sull’impatto ambientale, ai quali Ferrari avrebbe, però, pensato. Attraverso soluzioni sostenibili e innovative, mira a minimizzare l’impatto ambientale del progetto. L’accesso all’area sarà costantemente monitorato per garantire la sicurezza generale.

Da parte loro, gli appassionati non vedono l’ora di assistere al risultato finale. Esprimono, in particolare, entusiasmo alla prospettiva di ammirare gli ultimi bolidi Ferrari nel corso delle fasi di collaudo. Tuttavia, la fantasia corre un po’ troppo selvaggia è la fantasia. Il sogno rimarrà nel cassetto, in quanto la pista sarà completamente recintata e oscurata dall’esterno, aperta solo a pochi fortunati. Proteggere la riservatezza dei prototipi e garantire la massima concentrazione ai collaudatori avrà la priorità.