Fleximan è tornato in azione: il misterioso “eroe” che si è guadagnato l’appellativo di stermina-autovelox è tornato a colpire nella notte del 19 gennaio: a farne le spese, stavolta, un apparecchio collocato lungo la strada regionale 10, in provincia di Padova.
Sono ormai oltre una dozzina gli autovelox sanzionati dall’anonimo “giustiziere”: rispetto ai primi abbattimenti, concentrati nella zona di Rovigo, è evidente che il raggio d’azione di Fleximan si stia allargando. Dopo aver toccato la Lombardia ed essere sceso fino a Reggio Emilia, il “supereroe” più osannato dei social ha colpito nuovamente in Veneto, nel territorio del Comune di Carceri.
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Fleximan torna in azione: divelto un autovelox a Padova
L’ultimo colpo di Fleximan, anonimo vendicatore degli automobilisti multati che abbatte gli autovelox segando il palo che sorregge gli apparecchi per la rilevazione della velocità, risale allo scorso venerdì notte. Ad essere sanzionato, stavolta, è stato un autovelox in provincia di Padova. Le azioni del “supereroe” amatissimo dai social, però, sembrano essersi intensificate: la sera prima era infatti toccato ad altri impianti, nella fattispecie a Riese Pio X, nel Trevigiano, e a Cortina.
Quello che era stato soprannominato il “killer degli autovelox” veneti, inoltre, sembra essere uscito dal ristretto giro d’azione delimitato dai confini regionali: nella notte tra il 23 e il 24 dicembre scorsi erano stati divelti i due autovelox posizionati vicino allo svincolo di corso Savona, sulla tangenziale di Asti, mentre lo scorso fine settimana la vendetta contro gli autovelox è arrivata fino alla Bassa Reggiana, colpendo due dispositivi lungo il rettilineo della Cispadana e a San Bernardino di Novellara.
L’ultimo colpo del “giustiziere” degli autovelox
Nella notte tra il 19 e il 20 gennaio, Fleximan ha colpito nuovamente in Veneto, in provincia di Padova: l’autovelox sanzionato si trova lungo la strada regionale 10, nel territorio del Comune di Carceri. Il modus operandi è quello che abbiamo visto anche nelle precedenti azioni riprese dagli automobilisti di passaggio: ad essere divelti sono i pali che sorreggono gli apparecchi, che vengono “neutralizzati” grazie a un flessibile.
L’ennesima azione di Fleximan è stata, come al solito, accompagnata da giubilo e attestati di stima da parte del popolo dei social, che si riferisce all’anonimo “giustiziere” come a un “supereroe” (anche se ormai è sempre più chiaro, a detta dei fan, che non possa trattarsi di un’unica persona). Non mancano neanche gruppi a sostegno dell’abbattitore seriale di autovelox.
L’entusiasmo che accompagna le azioni distruttive di Fleximan è un fenomeno quasi fuori controllo: c’è chi propone di pagargli il carburante, e già si parla di dividersi le spese legali se mai sarà “beccato”. Secondo il ‘Corriere’, che riporta le parole del procuratore di Treviso Marco Martani, “potrebbe configurarsi l’apologia di reato”: quella di difendere e celebrare pubblicamente la distruzione di beni destinati al pubblico servizio, insomma, potrebbe non rivelarsi l’idea più brillante dell’anno. Certo è che la frustrazione di migliaia di automobilisti italiani, i più vessati e multati d’Europa, sembra aver trovato il suo “supereroe”: un eroe che potrebbe aver già dato vita a una piccola schiera di “vendicatori” che ne seguono l’esempio.
A Verona, intanto, c’è un altro supereroe: già lo chiamano Dossoman. Si tratta di un anonimo contestatore che ha fatto sparire un rallentatore appena installato a Giavone di Veronella – l’ennesima espressione di un’insofferenza, quella dei cittadini italiani, che andrebbe presa in seria considerazione – magari sostituendo i proclami con semplici azioni.