“Il ponte delle montagne russe”: il soprannome affibbiatogli è tutto un programma. Caratterizzato da un ponte a telaio rigido situato in Giappone che collega le città di Matsue e Sakaiminato, l’Eshima Ohashi bridge ha un aspetto inconfondibile. È il più ripido al mondo, con una pendenza del 6,1% da un lato e del 5,1% dall’altro, che in alcune foto tende a sembrare estrema. In realtà, può essere paragonata a quella di una rampa di un parcheggio.
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Pericoloso solo in apparenza
Nonostante l’inclinazione, gli esperti non lo considerano molto pericoloso. La struttura risulta, infatti, solida e progettata al fine di sopportare forte raffiche di vento e traffico intenso. Tuttavia, i conducenti inesperti potrebbero riscontrare qualche disagio alla guida. Qualora, in visita delle bellezze del Sol Levante, rientri nel vostro itinerario, prestate attenzione. La brusca salita e discesa rischia di disorientare e richiede una maggiore attenzione al volante. Inoltre, in caso di intemperie, la pioggia e la nebbia tendono a ridurre la visibilità e rendere la circolazione una discreta sfida.
Nulla, comunque, di allarmante. Dalla sua inaugurazione nel 2004, dopo sette anni di lavori, non si sono verificati incidenti gravi. A scopo preventivo le autorità locali hanno disposto un limite di velocità di 30 km/h all’ingresso e di 50 km/h sul tratto stesso. Osservarli è essenziale per mantenere il controllo della macchina e scongiurare sinistri. Mantenere una distanza di sicurezza idonea dal veicolo che precede è un’accortezza importante in qualunque situazione, ma lo è ancora di più sull’Eshima Ohashi.
Laddove avvenga una frenata improvvisa, la pendenza potrebbe complicare l’arresto della marcia in tempo utile. Al volante di un’auto dotata di cambio manuale, si raccomanda di utilizzare le marce basse in salita, così da averne un maggiore controllo. Al solito, vi suggeriamo di non distrarvi alla guida. Niente cellulare né spuntini: la salvaguardia personale e degli altri utenti della strada merita la priorità. Benché costituisca una dritta abbastanza ovvia, pure nella nostra cara Italia capita di imbattersi in completi sprovveduti, per questo il Governo in carica intende prendere delle contromisure con la riforma del Codice della Strada.
Perché è stato costruito
I progettisti lo avevano pensato come sostituto di un vecchio ponte levatoio, reo di condizionare in modo considerevole il traffico. I tempi di attesa per il passaggio delle navi potevano arrivare fino a otto minuti, con il flusso veicolare interrotto quasi costantemente. Eshima Ohashi ha risolto il problema alla grande. Oltre alla funzione primaria, l’opera pubblica è diventata una meta ambita da turisti di ogni angolo del Pianeta. C’è chi si reca qui desideroso di ammirarne la struttura imponente e chi, invece, sfida la propria paura attraversandolo in auto. Se siete delle anime temerarie, potete persino percorrerlo in bicicletta o a piedi mediante la pista ciclabile presente.
Dalla cima del ponte è possibile godersi un panorama mozzafiato sul lago Nakaumi, al punto che ai visitatori sono stati messi a disposizione telescopi e binocoli gratuiti. La fama è tale da aver convinto il produttore di auto Daihatsu Motor Co. a realizzarvi uno spot pubblicitario, dove un minivan dell’azienda ne affronta le pendenze per dimostrare la resistenza del mezzo.