I furti d’auto sono una piaga senza fine. Lo scorso anno sono state rubate 2,07 auto ogni 1.000 circolanti, in aumento sia rispetto al 2022, quando erano 2,03, sia rispetto al 2021, quando erano 1,72. Statistiche che fanno male e che ci raccontano che non si può dormire fra due guanciali, neanche quando si parla di un bene come l’automobile, che non tutti possono lasciare custodita in un luogo sicuro, come un garage o una rimessa privata. Le vetture esposte in strada sono inevitabilmente a rischio criminalità, specialmente se quest’ultima propone delle soluzioni tecnologiche che lasciano di stucco, come è accaduto recentemente a Milano.
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Apriva l’auto senza scassinarla
A Milano si aggirava un ladro d’auto che, a differenza del solito, apriva le automobili senza scassinarle. Senza forzare le serrature in alcun modo. Non si tratta di un mago o di un prestigiatore, ma il trucchetto di questo furfante risiedeva nell’utilizzo di un dispositivo apposito chiamato “jammer“, un disturbatore di frequenza che trova la combinazione per aprire le portiere delle macchine come se utilizzassimo il telecomando ordinario.
Dopo aver seminato il panico nel Capoluogo lombardo, il furbo ladro è stato beccato e, di conseguenza, arrestato per furto aggravato dagli agenti della Squadra Mobile nei pressi di viale Tunisia in centro a Milano. Dietro alla misteriosa identità si nasconde un uomo, di origine cubana di 33 anni, individuato in corso Buenos Aires dagli agenti mentre erano in servizio per il contrasto ai reati predatori in una delle principali vie dello shopping, mentre osservava l’interno dei veicoli e si avvicinava rapidamente alle auto in procinto di fermarsi.
L’ultimo furto
L’uomo, in viale Tunisia, dopo aver messo nel mirino un furgone che stava parcheggiando, ha iniziato a correre in direzione del veicolo. L’autista, nel mentre, stava scaricando la merce e aveva poi chiuso il furgone con il telecomando. Il ladro, tuttavia, sfruttando le capacità del “jammer“ è riuscito a tenere aperte le portiere e ha sottratto un portafoglio. I poliziotti hanno assistito alla scena e lo hanno fermato. È stato trovato in possesso del portafoglio, di un paio di forbici e del disturbatore di frequenza ancora in funzione che aveva usato per riuscire a tenere aperte le portiere.
Furti d’auto, in Italia la situazione è preoccupante
Il 2023 ha registrato una nuova crescita dei furti di veicoli in Italia: +7% con 131.679 unità nel nostro Paese. Nell’arco di dieci anni, dal 2013 al 2023, sono stati rubati 1 milione e 550mila veicoli: solo 609mila sono stati ritrovati, di quasi 940mila si sono perse le tracce, instradati su mercati esteri o cannibalizzati e usati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio.
A livello europeo il nostro Paese è secondo alla sola Francia, dove però i furti sono in drastico calo. In tutti gli altri Stati membri dell’UE si rubano meno di 40mila veicoli l’anno: 39mila in Germania, 33mila in Turchia, 22mila in Olanda, 20mila in Spagna. In gran parte dei Paesi dell’Unione Europea il numero dei furti non raggiunge le 1.000 unità. Purtroppo, la situazione in Italia non sembra essere vicina a una soluzione, con il pericolo dei furti che preoccupa gli automobilisti di tutto lo Stivale, senza eccezione.