C’è sempre maggiore attenzione sul mondo delle auto. Se da un lato da tempo si lavora incessantemente affinché queste possano essere sempre più ecologiche, dall’altro è pressante il tema della sicurezza. Stiamo vivendo una transizione ecologica che dovrebbe concretizzarsi definitivamente nei prossimi 10 anni, con il parco macchine che dovrebbe presto tramutarsi tutto (o quasi) in elettrico o ibrido.
A questo tema, sicuramente importante, si affianca poi quello della sicurezza. La tecnologia sta facendo passi da gigante e i sensori aiutano a ridurre gli incidenti sulle nostre strade. Proprio per questo l’Unione Europea ha disposto, a partire dal 7 luglio, la vendita di vetture nuove già provviste di tutti gli ADAS, così da rendere le nostre strade sempre più sicure già nel breve periodo. Ma mentre si lavora anche alla guida autonoma, ultima frontiera della tecnologia applicata alle vetture, c’è un dettaglio – non di poco conto – che riveste un ruolo importante e spesso viene snobbato: lo stato degli pneumatici.
Indice
Una “componente” spesso dimenticata
La tecnologia corre veloce ma spesso si dimentica di porre la giusta attenzione alle “componenti” più ovvie delle vetture, come gli pneumatici e le loro condizioni. Questi, infatti, costituiscono il contatto diretto tra la nostra vettura e l’asfalto e rivestono un ruolo fondamentale sotto svariati punti di vista. Delle buone gomme, infatti, garantiscono una maggiore aderenza e anche consumi più contenuti.
Spesso però questo “dettaglio” viene dimenticato dagli automobilisti che ritardano il cambio gomme per non incorrere in ulteriori spese. Certo anche in tal senso la tecnologia sta viaggiando velocemente e gli pneumatici moderni hanno raggiunto un grado di resistenza e longevità mai visto in precedenza, ma al netto di ciò è meglio non scherzare col fuoco.
L’allarme lanciato dalla Polizia di Stato
Questa volta l’allarme arriva direttamente dalla Polizia di Stato, che durante l’edizione 2024 della campagna Vacanze Sicure a sostegno di Assogomma ha visto impegnate sulle strade tantissime pattuglie che hanno controllato quasi 10.000 vetture. Il riscontro finale è stato che il 9% delle auto controllate avevano gomme lisce e non conformi alle specifiche di legge.
In particolare su 100 auto visionate, 8 presentavano degli pneumatici lisci, 6 molto danneggiati, oltre 5 con un consumo non omogeneo, quasi 20 non conformi e 27 non conformi e senza revisione. Inoltre è anche emerso che circa la metà delle auto controllate presentavano gomme non adatte alla stagionalità in corso.
Un altro dato che preoccupa però è anche quello dell’età del parco macchine in Italia, che è decisamente alta. Nel 2023 risultano circa 41 milioni di vetture immatricolate con un’età media di 12 anni e 8 mesi. I risultati della ricerca sono davvero impressionanti, con il 59% delle auto che hanno oltre 10 anni e addirittura il 10% oltre 30 anni. Questo è un dato essenziale poiché è stata riscontrata una diretta correlazione con gli pneumatici usurati o non conformi.
Un’auto su 5 che ha meno di 10 anni ha gomme con problemi o non in regola, numero che cresce a una vettura su 3 quando queste hanno più di 10 anni. Polstrada ha puntualizzato che, seppur queste percentuali in maniera fredda possono sembrare basse, in realtà costituiscono milioni di vetture su strada che sono un pericolo per gli altri e per i propri conducenti. Ricordiamo inoltre che chi circola con gomme lisce rischia multe salate e anche una sanzione amministrativa.