Auto immatricolate con targa polacca o bulgara: cosa succede a Napoli

Sono ben 35.000 le targhe straniere diffuse a Napoli, uno stratagemma per aggirare gli onerosi costi delle RC auto e moto per i veicoli della zona

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 3 Maggio 2024 11:47

Una nuova truffa colpisce il mondo delle due e quattro ruote, con epicentro il ruolo delle targhe estere, in particolar modo quelle polacche e bulgare, diffuse in modo capillare a Napoli e provincia. Per ovviare ai costi esorbitanti delle RC Auto e moto che affliggono gli utenti della strada del Capoluogo campano, in molti sono ricorsi a questo escamotage, cioè l’utilizzo di targhe straniere. Questo fenomeno si chiama “Estero Vestizione” e, in parole semplici, consiste nel vestire un veicolo italiano con una targa estera. Tramite questa soluzione si sfugge alla legge, perché non si conosce la data certa del contratto di assicurazione, anche se molte volte si parla di contratti fasulli. Questa pratica entra comunque in contrasto con una legge che vieta la circolazione di una targa straniera per oltre un anno sul suolo italiano.

L’imbroglio delle targhe estere

Alcune aziende della regione Campania hanno creato delle società di leasing estere che si occupano di rottamare l’auto in Italia e, dopo 10 giorni, consegnano targa e libretto provenienti da un altro Paese. In questa maniera, l’utente che ne fa richiesta non paga le tasse, l’assicurazione, il bollo, la revisione e, spesso, anche le contravvenzioni.

In caso di incidente con una di queste auto, o moto, aventi targa straniera non esiste alcuna garanzia di risarcimento, perché la legge non consente il controllo della Rc auto e moto, com’è previsto per i veicoli italiani. In questi frangenti, infatti, le forze dell’ordine non possono sapere se quel determinato veicolo sia assicurato o meno a causa di una mancata comunicazione con i sistemi europei. Insomma, un imbroglio bello e buono.

Le targhe straniere a Napoli

Di questo fenomeno se ne è occupato anche il programma Rai FarWest, che ha confermato come la pratica una tendenza irrefrenabile. I numeri, ne sono testimone: delle 53.000 targhe diffuse in Italia, ben 35.000 sono circoscritte a Napoli. 

Purtroppo, come dicevamo poc’anzi, i costi dell’assicurazione vedono Napoli al secondo posto, dopo Prato, nella classifica delle città dove si paga di più per la polizza del proprio veicolo. Se infatti per l’RC di un motorino nel capoluogo campano si possono superare annualmente i 1.500 euro annui di spesa, con l’utilizzo di una targa straniera il costo si può ridurre fino a un quinto. In molti lamentano un costo assicurativo superiore al valore stesso del mezzo dalla targa straniera.

La situazione assicurativa in Italia

L’IVASS (Istituto per la Vigilanza delle Assicurazione) ha sottolineato che nello Stivale per assicurare un veicolo si paga il 27% in più rispetto alla media degli altri Stati europei e nell’ultimo anno i costi sono accresciuti del 7,5%, un valore superiore all’inflazione. Assieme al costo delle assicurazioni crescono anche gli evasori assicurativi: sono tre i milioni di veicoli che viaggiano senza l’assicurazione RC obbligatoria, pari al 5,6% del parco circolante.

Sicuramente uno scenario sconcertante che, purtroppo, favorisce il proliferare di truffe e azioni illecite come quella della targhe estere a Napoli. Probabilmente serviranno pene più severe per chi decide di non assicurare un veicolo, anche se vige l’obbligo, ma anche una riforma dei canoni stessi delle assicurazioni.