Gli incentivi auto saranno attivi a partire da lunedì 3 giugno dalle 10:00 del mattino. Il governo ha stanziato un ricco budget di 1 miliardo di euro, che comprende anche 50 milioni di euro avanzati dagli incentivi stilati lo scorso anno. Non tutti sanno che una fetta di ecobonus sarà destinata anche al mercato dell’usato, che in questo modo potrà beneficiare di un’ulteriore spinta propositiva, dopo un periodo buio con un innalzamento dei costi conseguente all’aumento di domanda collegato alla manca di componenti per il settore del nuovo.
Indice
L’incentivo sull’usato
L’importo dell’incentivo sull’usato corrisponde a 2.000 euro per chi acquisterà una macchina solo ed esclusivamente di classe Euro 6 con emissioni di CO2 fino a 160 grammi per chilometro. Il valore dell’auto usata che si intende acquistare non dovrà superare i 25.000 euro più Iva (cioè 30.500 euro Iva inclusa).
Per ottenere lo sconto è sufficiente rottamare un vecchio modello fino a Euro 4. Il veicolo da rottamare, però, deve essere periodo di proprietà dell’acquirente per un minimo di 12 mesi. Questo per evitare che qualcuno cerchi di aggirare la normativa e beneficiare degli incentivi auto usate in modo furbesco, andando ad acquistare un veicolo anziano e mal messo, magari per pochi euro, per poi rottamarlo il giorno successivo usufruendo della plusvalenza sull’ecobonus.
Attenzione alle operazioni consentite
Per godere del sospirato ecobonus sull’usato, bisogna rispettare alcune condizioni. Per fare un esempio, non si potrà beneficiare degli incentivi nelle transazioni da automobilista ad automobilista. Per accedere al fondo è necessario effettuare l’acquisto esclusivamente presso un concessionario. La procedura per avviare la pratica ricade nella responsabilità del concessionario che vende il modello di seconda mano. Oltre al bonus auto 2024, applicare altre eventuali forme di sconto sull’usato ricade esclusivamente nella valutazione dei vari concessionari.
Come sono distribuiti gli incentivi
Di quel miliardo di euro fissato dal Governo per quanto riguardo gli incentivi auto, un quarto del totale è dirottato agli incentivi per l’acquisto di auto nuove che rientrano nella fascia di emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km. In questa categoria rientrano principalmente, per non dire totalmente, le auto elettriche. Poi c’è la fetta destinata alle auto ibride plug-in, tra 21 e 60 g/km. La fetta maggiore è destinata all’acquisto proprio di autovetture nella fascia tra 61 e 135 g/km.
Su questo punto, il governo guidato da Giorgia Meloni ha fatto una scelta in controtendenza rispetto agli attuali trend destinando la fetta più grossa degli ecoincentivi ai veicoli con più emissioni. Poi c’è anche la quota riservata a moto e furgoni. E infine, c’è una piccola fetta di incentivi corrispondente a20 milioni di euro, che viene destinata ai veicoli usati.
Per quanto riguarda il mercato delle auto nuove, il governo ha deciso di aumentare gli importi agli acquirenti con Isee basso, inferiore ai 30.000 euro. Il massimo degli incentivi sale così a un massimo di 13.750 per l’acquisto con rottamazione di un’auto nel range 0-20 gr CO2 a km, e di 10.000 euro per l’acquisto con rottamazione di un’auto nel range 61-135 gr CO2 a km. Insomma gli incentivi auto sono pronti a riversarsi nel settore delle quattro ruote e cambiare il suo corso apparso abbastanza claudicante.