Incidente al Salone dell’Auto di Torino, haters contro la donna al volante

L'incidente della Lancia 037 al Salone dell'Auto di Torino torna a far discutere per la tempesta di insulti ricevuta dalla donna al volante della storica

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 17 Settembre 2024 09:49

Ha fatto il giro del web in un amen, come spesso accade in questi frangenti, l’incidente della Lancia 037 che è andata a infrangersi contro una transenna in piazza San Carlo a Torino, durante il weekend del Salone dell’Auto. La storica vettura, campione del mondo rally nel 1983, è scattata dal via e in un istante ha sbandato vistosamente andando a colpire l’ignaro e festoso pubblico. Il risultato? Dodici feriti, nessuno particolarmente grave, anche se in due hanno raggiunto l’ospedale Mauriziano in codice giallo. In quel momento, al posto di comando della Lancia si trovava Barbara Riolfo, non una pilota professionista ma una che conosce a fondo le auto, che è stata oggetto di vergognosi insulti via social.

La ricostruzione dei fatti

Barbara Riolfo è una vera amante delle automobili. Da sempre interessata al ruggente universo delle quattro ruote, oggi gestisce insieme al marito l’Atelier Toppino, uno dei punti di riferimento per auto d’epoca del Piemonte. La Lancia 037 è uno dei loro fiori all’occhiello, nonché vettura di loro proprietà. Durante la prima sfilata del Salone dell’Auto di Torino 2024, Barbara aveva guidato la storica da rally nel percorso tra piazza Castello e piazza San Carlo, senza nessuna difficoltà. Dicasi lo stesso per il marito, che si è seduto al posto di guida il giorno seguente. La domenica, purtroppo, forse a causa del manto scivoloso per il porfido e per una brusca accelerazione di un’auto a trazione posteriore pura, la 037 è andata a schiantarsi contro il pubblico.

Ci dispiace moltissimo per quello che è successo. Siamo in costante contatto con le forze dell’ordine e gli organizzatori per avere aggiornamenti sulle condizioni delle persone coinvolte“, hanno dichiarato Barbara Riolfo e suo marito. Nonostante ciò, questo non le ha impedito la gogna mediatica e gli insulti espliciti da parte del popolo del web che con rabbia si è fiondato sul profilo Facebook della donna, inondandola di terribili epiteti. Inevitabile la restrizione a profilo privato da parte della Riolfo.

Le accuse via social

Gli insulti non mi toccano, perché non conoscono né me né la mia famiglia. Ho trovato conforto negli amici e nei piloti che comprendono la situazione e mi stanno facendo sentire la loro presenza“, ha detto la donna. Ma c’è anche chi accusa Barbara Riolfo di essere scappata subito poco dopo l’incidente. Questa accusa viene rigettata al mittente con decisione: “Non è vero, non siamo scappati. Siamo persone perbene“. E aggiunge: “Siamo stati portati nella control room per essere ascoltati dagli investigatori della Polizia locale. Siamo rimasti lì fino alle 15.30, ci hanno anche consigliato di coprire l’auto con un telo. Poi siamo stati fino a sera a cercare di capire che cosa potesse essere successo”.

In ogni caso, sulle cause della sbandata e dell’incidente non c’è ancora chiarezza, tanto che la Polizia sta portando avanti le indagini. Un’altra volta la grande comunità del web non perde occasione per puntare il dito contro qualcuno, giudicando e dando sentenze prima che la “vera” giustizia se ne occupi nelle sedi opportune. Troppo facile il ruolo del giudice e del carnefice da tastiera e questo ne è l’ennesimo esempio.