Si parla sempre più spesso di intelligenza artificiale e di come cambierà il nostro modo di vivere, di lavorare e di pensare. C’è un grande timore intanto: quello che l’AI potrebbe far sparire diverse professioni, ma non si parla abbastanza di come in realtà potrebbe anche crearne di nuove.
Fa parte del progresso, a cui abbiamo avuto modo di assistere in tutte le epoche. A tale proposito oggi citiamo Carvago e il progetto con il Politecnico di Praga proprio sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’automotive.
Indice
L’intelligenza artificiale oggi
Ancora oggi l’AI è qualcosa di difficile comprensione per la maggior parte degli esseri umani, nonostante sia ormai applicata in settori trasversali. Aiuta infatti a gestire le reti elettriche, a rivelare possibili tumori, a scegliere capi di abbigliamento negli e-shop e, adesso, entra anche nel settore automotive, per rivoluzionare il modo di vendere le auto usate.
Carvago abbraccia questo trend e collabora per un progetto di intelligenza artificiale con il Politecnico di Praga, (ČVUT). Nell’ambito del Programma operativo “Imprese e innovazione per la competitività (OP PIK)”, il gruppo EAG, di cui Carvago fa parte, ha avviato una partnership con gli esperti di intelligenza artificiale del Laboratorio di scienza dei dati del Centro universitario per l’efficienza energetica degli edifici (UCEEB) del ČVUT.
Il progetto congiunto rivoluziona il settore delle auto usate
Carvago e l’Università stanno lavorando a differenti progetti di ricerca unici nel loro genere, i più promettenti dei quali saranno messi in pratica. L’intelligenza artificiale si sta già dimostrando uno strumento straordinario nell’elaborazione di grandi volumi di foto di auto usate.
Come funziona il nuovo sistema che si serve dell’AI? Riordina decine di migliaia di immagini a una velocità senza eguali, a seconda che mostrino gli esterni, gli interni o altre parti del veicolo. Riconosce sia il modello di auto che il brand, oltre all’angolazione da cui è stata scattata la foto.
Miroslav Čepek, Professore associato presso il ČVUT, spiega: “L’azienda ottiene l’accesso a tecnologie all’avanguardia che la aiuteranno a sviluppare le proprie attività, mentre per gli esperti del ČVUT, progetti come questo, sono un’opportunità per trasferire la scienza in applicazioni pratiche e acquisire esperienza con le singole tecnologie nell’impiego pratico”.
Carvago sta lavorando per integrare la settima generazione del modello di apprendimento automatico nei suoi sistemi interni, che rappresenta una grande svolta per l’azienda. Una volta determinato il prezzo iniziale dell’auto, esaminerà ancora le foto modificando di conseguenza il prezzo.
L’AI supera le possibilità dell’essere umano
La ricerca non si ferma alla sola elaborazione delle foto. L’intelligenza artificiale aiuta gli analisti di Carvago a ricavare dal testo delle inserzioni, informazioni su equipaggiamento, riparazioni importanti o sull’esistenza di un libretto di manutenzione. L’azienda vorrebbe così generare le descrizioni degli annunci in base ai parametri estratti sulle automobili.
Antonio Gentile, Country Manager di Carvago per l’Italia, spiega: “Disponiamo di una serie di foto, di dati come il chilometraggio, il prezzo, i parametri del motore e così via, qualche descrizione testuale. Non è umanamente possibile elaborare manualmente questi dati nel volume che ogni giorno fluisce attraverso i nostri sistemi. Ogni giorno analizziamo milioni di annunci di auto provenienti da tutta Europa per fornire ai clienti la più ampia gamma di automobili sul mercato”.
Grazie alla disponibilità di un’ampia serie di annunci pubblicitari provenienti da tutta Europa, gli esperti del ČVUT sono stati in grado di creare un algoritmo che determina il prezzo di un’auto specifica con una precisione di circa il 3%. Per i marchi comuni come Skoda o Volkswagen, la precisione è ancora maggiore.
Tra le prossime grandi sfide c’è la cosiddetta interpretabilità dei modelli, in cui gli esperti cercano di usare vari metodi di reverse engineering per capire quali fattori i modelli valutano come importanti per il processo decisionale. Questo aiuta a creare fiducia nell’AI all’interno dell’azienda, e genera anche nuove osservazioni che portano a ulteriori idee e miglioramenti aziendali.
La seconda sfida è la certezza o l’incertezza con cui i modelli restituiscono le risposte. “Approcceremo l’informazione secondo cui l’auto dovrebbe costare 13.500 euro e il modello è sicuro al 95%, in modo diverso rispetto al caso in cui il prezzo sia lo stesso, ma con una certezza del 17%”, conclude Antonio Gentile.