La truffa del passeggino. In tempi record, le hanno già trovato un nome, ma di poco carino, purtroppo, c’è ben poco. Come al solito, i “furbetti” sono pronti a sfruttare ogni minima fragilità dei malcapitati di turno, così da spillargli i soldi, senza nessun tipo di rimorso. È un discorso vecchio come il mondo: purtroppo, la società è composta anche da malintenzionati e, soprattutto se costituiscono dei completi estranei, bisogna sempre tenere la guardia alta.
In caso contrario, capita di pentirsene più avanti, quando ormai il danno sarà fatto e risulterà impossibile mettersi sulle tracce dei responsabili. A tal proposito, le Forze dell’Ordine hanno lanciato e continuano a lanciare dei messaggi di avvertimento sulle losche pratiche messe in atto da soggetti assai poco raccomandabili.
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Cosa non si fa per spillare denaro
Da cittadini onesti, viene da concedere il beneficio del dubbio a chiunque, e ciò non è nulla di male. Anzi, sotto certi aspetti la cosa è persino lodevole, ma saper riconoscere dei segnali d’allarme contribuirà a fermare sul nascere eventuali tentativi di raggiro, tipo la truffa dell’auto senza benzina o in panne. E di salvaguardare il proprio portafoglio: perché, alla fine, andiamo a parare immancabilmente lì.
Quello bramato dagli autori delle manovre illecite, attraverso una serie di trucchetti, in parte davvero ben escogitati da far cadere nel tranello pure persone scaltre. A tal proposito, l’indagine eseguita da Facile.it sul 2023 attesta la diffusione delle malefatte. Di norma, si tratta di piccoli importi (non per questo meno importante, comunque), delle differenze sostanziali sussistono pure in base al soggetto colpito. I ragazzi sotto i 35 anni sono il “target ideale”, data la minore esperienza, ma nessuno è davvero immune, né donne né uomini.
Ora vi vorremmo mettere al corrente di una pratica illecita, menzionata in apertura. Gli automobilisti devono fare attenzione a quella che è già stata battezzata la ”truffa del passeggino”. I primi a lanciare l’allarme sono stati dei siti web della zona di Napoli. Nel capoluogo partenopeo ha cominciato a propagarsi a macchia d’olio lo stratagemma, dal Sud al Nord.
Nessuno, inclusi i residenti del Settentrione, hanno motivo di dirsi al sicuro da spiacevoli sorprese. Il fenomeno è diffuso lungo l’intero territorio nazionale, pertanto vi suggeriamo di restare circospetti, casomai qualcuno vi punti il dito contro, a causa di presunti danni da voi commessi. Non date rette alla “vocina del cervello”, che vi induce a sentirvi in colpa.
La ricostruzione dei fatti
In circostanze del genere succede di andare nel panico totale e di cedere alle pretese. Tirare un bel respiro e provare a ritrovare la lucidità aiuterà a rispedire al mittente le avances dei loschi figuri, solo in apparenza delle vittime. Secondo la ricostruzione fornita dalle Forze dell’Ordine, due uomini, che hanno precedenti di Polizia per i reati di estorsione aggravata e sequestro di persona in concorso si sono avvicinati a un giovane mentre stava salendo a bordo della sua auto chiedendogli la somma di 350 euro a titolo di “risarcimento” per aver danneggiato poco prima il passeggino di un bambino.
Si è trattato, ovviamente, di un trucco, e, manco a dirlo, a nulla sono valse le spiegazioni della vittima che ha cercato in tutti i modi di spiegare la sua totale estraneità alla vicenda. Uno dei due uomini è così salito a bordo della vettura del malcapitato, impaurito, il giovane si è recato a casa, ha prelevato 50 euro e li ha consegnati agli estorsori come acconto, in quanto momentaneamente sprovvisto di denaro. I due criminali lo hanno nuovamente minacciato, intimandogli la consegna dei rimanenti 300 euro il giorno dopo. A quel punto però il giovane ha deciso di rivolgersi alla polizia, ed ha denunciato il tutto agli uomini del commissariato di San Ferdinando.