Un attimo di distrazione e oltre 200.000 euro di lusso e potenza sono andati in fumo. È la triste fine toccata a una Lamborghini Huracan, protagonista nella serata del 9 ottobre in un violento incidente a Roma. Il conducente, per motivi ancora ignoti, ha perso il controllo del bolide all’interno di un sottopasso in via Alberto Bergamini, nella zona di Casal Bruciato.
Lo schianto, devastante, ha ridotto la vettura in un ammasso di lamiere, mentre due persone a bordo, una donna e una bambina, sono state trasportate in ospedale. Fortunatamente, le loro condizioni non sono gravi, ma l’evento ha riacceso il dibattito sui rischi dei modelli ad alte prestazioni in contesti urbani. Sarebbe, infatti, bastato poco per raccontare una storia drammatica.
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“Lambo” a pezzi
Mettersi al volante di esemplari così performanti richiede una certa abilità alla guida, che non tutti dimostrano di avere. Senza entrare nel merito della questione, sulla quale le Forze dell’Ordine devono tuttora eseguire degli accertamenti, hanno spesso avuto luogo degli episodi simili, imputabili all’imprudenza dell’automobilista di turno. In altre parti del mondo, più esattamente in Australia, hanno, perciò, introdotto la U-License, una patente speciale per esemplari simili.
Il sinistro è avvenuto mercoledì 9 ottobre, intorno alle 21, quando la conducente della potente vettura ha perso il controllo della Lamborghini Huracan bianca, concludendo violentemente la sua corsa, contro il guard rail del sottopasso. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto. Il gioiello di Sant’Agata Bolognese è andato distrutto nell’impatto, come documentato dalle immagini condivise sui social. Una delle fotografie, pubblicata sulla popolare pagina Instagram Welcome to Favelas, ritrae la “Lambo” a pezzi, con una scritta rossa sul muro alle spalle recitante: “Welcome to Casal Bruciato”. Non è chiaro se la scritta fosse presente già prima dell’accaduto o sia stata aggiunta in seconda battuta, a titolo ironico.
Scongiurato il peggio
Sul posto sono immediatamente accorsi i soccorritori del 118, che hanno prestato le prime cure alla donna e alla bambina coinvolte nell’incidente. Entrambe sono state trasferite al Policlinico Umberto I in codice arancione. Sebbene abbiano riportato ferite, i medici rassicurano: non si trovano in pericolo di vita.
Gli agenti del Gruppo VI Torri della polizia locale di Roma Capitale hanno raggiunto la zona, in modo da eseguire i rilievi del caso e provare a ricostruire la dinamica dell’incidente. Serviranno ulteriori indagini per determinare con esattezza la causa scatenante. Tra le ipotesi al vaglio, si parla di una possibilità velocità eccessiva o di un errore umano. Prima di tirare le somme, serviranno, comunque, alcuni giorni, necessari ai periti per eseguire in maniera scrupolosa dei controlli approfonditi. E le testimonianze potranno confermare o smentire le ricostruzioni iniziali.
Un altro aspetto interessante della vicenda riguarda il sottopasso in cui è avvenuto l’incidente. Infatti, la struttura era stata riaperta al traffico solo poche ore prima, dopo un periodo di chiusura dovuto al bisogno di riparare un muro di contenimento ritenuto pericolante. Sui social tiene, intanto, banco un acceso dibattito a riguardo della sicurezza stradale, specie in aree oggetto di interventi di manutenzione. Gli accertamenti permetteranno di individuare eventuali correlazioni.