A Le Mans c’è una Ferrari che brilla dopo mezzo secolo

Dopo 50 anni a Le Mans la Ferrari torna in pole, brillante il risultato della meravigliosa 499P del Cavallino Rampante, un traguardo meritato

Foto di Laura Raso

Laura Raso

automotive specialist

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Pubblicato: 9 Giugno 2023 09:27

Pole position per Ferrari alla 24 Ore di Le Mans, la gara quest’anno celebra un importantissimo traguardo: quella del 2023 infatti è l’edizione del Centenario. E in quest’occasione le Ferrari 499P scatteranno dalla prima fila.

La pole di Ferrari dopo 50 anni

Al ritorno nella top class del FIA WEC la Casa del Cavallino Rampante è stata protagonista della Hyperpole: Antonio Fuoco è stato il più veloce, un risultato strabiliante e meritatissimo, e alla bandiera a scacchi ha preceduto Alessandro Pier Guidi di 0’’773, che partirà secondo nella corsa endurance che si terrà proprio domani, sabato 10 giugno.

Ebbene, saranno due le Ferrari a partire dalle prime caselle in griglia nella corsa endurance più famosa al mondo, proprio come è accaduto anche nel lontano 1973, all’ultima partecipazione ufficiale. Sono passati 50 anni dalla gara in cui Arturo Merzario e Carlos Pace ottennero entrambi il miglior tempo, con la 312 PB davanti a Jacky Ickx e Brian Redman con lo stesso prototipo.

La Hyperpole

La Hyperpole è stata disputata tra i piloti in condizioni di pista asciutta e con una temperatura dell’asfalto di 28.9°C. E sin dai primi attimi si vedevano le Ferrari 499P occupare le posizioni di vertice. Alla guida della Hypercar numero 51 Alessandro Pier Guidi, con l’arduo compito di sfidare il cronometro, autore al primo passaggio di un 3’23’’897, che gli ha fatto ottenere infatti la prima e momentanea leadership.

Durante la sessione riservata alle migliori otto vetture per ciascuna classe, secondo il risultato delle qualifiche disputate mercoledì, nonostante il traffico in pista, il pilota 39enne è riuscito ad abbassare addirittura il tempo, andando a toccare un ottimo 3’23’’755 per l’equipaggio, completato da James Calado e Antonio Giovinazzi.

Nella seconda parte dei trenta minuti cronometrati poi Antonio Fuoco ha accorciato la distanza rispetto al suo compagno di squadra, inizialmente il cronometro si è fermato con un ritardo di soli 0’’008 rispetto a Pier Guidi, completando quindi un giro in 3’22’’982.

Il tempo ottenuto dal pilota italiano, che condivide l’abitacolo con Miguel Molina e Nicklas Nielsen, è valso la storica pole position al Cavallino Rampante, che è tornato a correre questa importantissima gara per la vittoria assoluta sul circuito de La Sarthe, dopo ben 50 anni di assenza. Per la squadra Ferrari – AF Corse è la seconda pole nella stagione in corso, dopo quella che aveva ottenuto Fuoco all’atto inaugurale di Sebring.

L’auto

La vettura del Cavallino Rampante preparata per la 24 Ore di Le Mans è stata battezzata Ferrari 499P (499 è la cilindrata di ognuno dei 6 cilindri e la P sta per “prototipo”) ed è l’auto scelta per riportare la Casa di Maranello in questa gara, dopo mezzo secolo di assenza.

La Ferrari in pole a Le Mans, la gara
Fonte: Getty Images
Ferrari 499P, il ritorno del Cavallino Rampante a Le Mans dopo 50 anni

Non poteva mancare la caratteristica livrea rossa, con dettagli in giallo Modena; la 499P è nata grazie a un attento sviluppo aerodinamico del team, per gestire le altissime velocità che si raggiungono durante competizioni di questo tipo. Per quanto riguarda il design della vettura, ha dato il suo contributo anche il Centro Stile di Maranello, diretto da Flavio Manzoni.

Il motore termico posteriore ha lo stesso schema usato per lee 296 GTB e GTS di serie: 6 cilindri a V con un angolo ampio tra le bancate per i due turbocompressori. Il gruppo motopropulsore è ibrido, ma il motore elettrico è anteriore e muove le ruote davanti: si tratta infatti di una Ferrari a trazione integrale. L’auto è in grado di sprigionare quasi 1.000 cavalli, ma in gara non si può andare oltre i 680 totali.