Sempre più spesso sui media si sente parlare di cambiamento climatico e ormai la frequenza con la quale si registrano gli eventi estremi nel nostro Paese lascia stupefatti. Negli ultimi anni, infatti, sono stati sempre di più le violente alluvioni o grandinate che hanno devastato ampie porzioni di territorio provocando danni ingenti. Anche le autovetture sono spesso fortemente danneggiate in occasione di questi eventi e ciò ha comportato l’aumento della polizza assicurativa relativa agli eventi atmosferici.
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Costi raddoppiati nel giro di 3 anni
Chi non ha la fortuna di poter tenere riparata la propria vettura all’interno di un box auto vive con terrore il verificarsi degli eventi atmosferici. Solo nell’ultimo anno, infatti, sono stati ben 4,6 milioni i proprietari che hanno subito un danno dovuto a eventi atmosferici estremi e soltanto 1 su 2 poteva contare su una copertura assicurativa allargata ai danni da maltempo. Una percentuale del 50% che si spiega con il deciso aumento dei costi di quest’ultima.
Stando ai dati forniti da AIPED – Associazione Italiana Periti ed Estimatori danni – mentre nel 2021 il costo medio della polizza accessoria relativa agli eventi naturali era compreso tra gli 80 e i 100 euro, oggi il prezzo di questa polizza oscilla tra i 150 e gli 180 euro. Si capisce facilmente, quindi, come le tariffe siano praticamente raddoppiate negli ultimi 3 anni costringendo chi ha una minore disponibilità economica a sacrificare questa polizza specifica.
“Le tariffe delle polizze assicurative accessorie che coprono i danni alle auto prodotti da eventi climatici sono sempre più costose, e aumentano vincoli e condizioni poste dalle compagnie assicurative per indennizzare gli automobilisti” ha commentato un portavoce di AIPED che, inoltre, ha fatto notare come le assicurazioni abbiano adeguato anche le proprie condizioni contrattuali alle sempre più frequenti condizioni climatiche estreme.
Le compagnie, infatti, hanno optato per l’applicazione di franchigie più elevate – ossia l’importo minimo del danno che resta a carico dell’assicurato – e massimali più bassi – ossia l’importo massimo che una compagnia è tenuta a liquidare agli assicurati in caso di danni al veicolo. Inoltre, si deve considerare come l’importo del risarcimento per maltempo sia legato all’anzianità della vettura e tanti più saranno gli anni di questa, minore sarà il risarcimento.
Le regioni più colpite
Sottoscrivere una polizza per eventi naturali consente di tutelarsi nel caso in cui la propria auto venga danneggiata in occasione di fenomeni atmosferici estremi, come grandine, trombe d’aria, tempeste, frane o alluvioni. Per ottenere il risarcimento, però, l’assicurazione richiederà un bollettino o comunicato da parte di un centro meteorologico ufficiale che attesti il fenomeno per poi, successivamente, inviare un perito per valutare il totale dei danni subiti.
Una prassi lunga, quindi, e in molti casi complessa che può scoraggiare chi vuole sottoscrivere questa ulteriore protezione e che comporta un aumento dei costi del premio assicurativo. Ovviamente le compagnie assicurative cercano di tutelare i propri interessi anche in considerazione dell’incremento del 50% di danni per eventi estremi registrato in Italia negli ultimi 10 anni e dell’aumento vertiginoso delle grandinate fatto registrare nel 2023.
Lo scorso anno, stando ai dati forniti da Federcarrozzieri, sono state ben 1.468 le grandinate a livello intenso avvenute nel nostro Paese. In 596 casi si è trattato di grandine molto grande, mentre in 67 episodi sono piovuti dal cielo chicchi giganti. Le conseguenze per le vetture sono state ovviamente disastrose perché a riportare danni ingenti sono state le lamiere della carrozzeria, ammaccate o addirittura forate, e i cristalli finiti in alcuni casi anche in frantumi.
Sempre secondo i dati forniti da Federcarrozzieri, infine, sono stati soprattutto gli automobilisti del nord Italia a subire maggiormente gli eventi atmosferici estremi. Le Regioni col maggior numero di auto riparate sono state il Veneto, la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia-Romagna, che insieme hanno fatto registrare quasi il 70% delle richieste totali per danni da meteo. Numeri purtroppo in costante crescita che fanno capire quanto sia importante tutelarsi adeguatamente.