Maserati scontate per i dipendenti in cassa integrazione: scatta la polemica

Mentre si trovano attulamente in cassa integrazione, i dipendenti Stellantis hanno ricevuto una mail che sa di beffa: l'offerta di Maserati a prezzo scontato

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 12 Settembre 2024 10:35

Sa tanto di beffa la mail inviata da Stellantis ai suoi dipendenti per offrire Maserati a prezzo scontato. Mentre diverse famiglie di operai finiscono in cassa integrazione, la promo sembra quasi uno scherzo mal riuscito. E, invece, è quanto raccontano di aver ricevuto gli stessi lavoratori della società, attualmente in piena ristrutturazione. “Caro/a collega, siamo lieti di annunciarti che dal mese di settembre avrai la possibilità di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni dedicate a te, ai tuoi familiari e ai tuoi amici – recita il messaggio -. La nostra straordinaria gamma ti aspetta!”.

Bilanci in difficoltà

Le sfide socioeconomiche e geopolitiche impongono, infatti, di adottare dei provvedimenti prima che la situazione precipiti. Tra i marchi più in difficoltà figura proprio Maserati, sulla quale sono trapelate delle voci circa una sua possibile cessione a Ferrari. Uno scenario poi tramontato, con le smentite dei vertici dirigenziali, compreso John Elkann. Seppur riconosca le difficoltà, il presidente di Exor senta sia necessario accordare tempo, intorno ai dieci anni. Soltanto nel lungo periodo potranno, infatti, dare vita a qualcosa di importante, mentre l’industria volge all’elettrico.

Proporre modelli da almeno 80.000 euro alla classe operaia, oltretutto in cassa integrazione, è, però, sembrata ai critici una mancanza di rispetto. Non so se ridere o se piangere commenta Giacomo Zulianiello, delegato Fiom e operaio delle Carrozzerie di Mirafiori -. Io in cassa integrazione guadagno 1.180 euro al mese, e queste vetture costano tra 80 e 200 mila euro. Neanche se accetto l’invito dell’azienda di andare a lavorare come trasfertista in Polonia potrei permettermele”.

Dà giudizi perentori Marco Grimaldi (Avs): “L’offerta dell’acquisto di Maserati a prezzi scontati ai lavoratori in Cig è un insulto alla decenza che fa alzare il livello di conflitto in questo paese”. Ne condivide il parere Chiara Appendino (M5S): “Il governo batta un colpo. Siamo alla presa in giro dei lavoratori”.

La replica alle polemiche

Con evidente disappunto, Stellantis è intervenuta per spegnere le polemiche: “Constatiamo con sconcerto che ancora una volta una iniziativa interna è stata riportata all’attenzione dei media da fonti evidentemente vicine all’azienda, con l’obiettivo di continuare ad alimentare un sentimento di ostilità nei confronti del nostro gruppo, danneggiando prima di tutto le persone, orgogliose di costruire auto che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo”.

Dunque, l’azienda sottolinea: “Sono stati gli stessi dipendenti Maserati, infatti, a chiedere in più occasioni, anche in gruppi di lavoro, sconti speciali per amici o parenti che si erano rivolti a loro per una vettura. L’iniziativa è stata poi estesa all’interno del gruppo. Già oggi Maserati offre ai propri dipendenti la possibilità di utilizzare le auto del Tridente in occasioni speciali, come i matrimoni, e sta sviluppando un programma per estendere la possibilità di avere vetture Maserati in prova anche in altre occasioni.

Non è utile all’azienda e men che meno alle sue persone la diffusione di notizie di cui viene data una rappresentazione falsa e strumentale. Riteniamo utile invece che tutte le parti lavorino con spirito costruttivo, condizione imprescindibile per affrontare i reali problemi che il settore automotive sta vivendo in questo momento”.