Il mercato dell’auto è in crisi e lo è in particolar modo dopo gli anni di pandemia che ci hanno costretto tutti o quasi in lockdown. La crisi economica che ne è conseguita post Covid, infatti, non ha fatto altro che influenzare involontariamente tutti i settori. Banalmente le persone non hanno più denaro da spendere per comprare nuove vetture. Inoltre stiamo vivendo una fase davvero particolare per tutto il mercato con il passaggio da endotermico a elettrico.
In Europa, infatti, entro il 2035, tutti i costruttori di auto non dovranno più vendere macchine con motori endotermici. Questa rivoluzione al momento ha incontrato però lo scetticismo di alcuni governi e di parte della popolazione. Svariate volte, infatti, abbiamo trattato questo argomento nei mesi scorsi. Una situazione in assoluto divenire, che si svilupperà nei prossimi anni.
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Il crollo di agosto
Dal mercato auto italiano, per quanto concerne agosto, non arrivano però notizie positive sulle immatricolazioni. Rispetto al 2023, infatti, si è registrato un calo del 13,4%. Questi dati arrivano dopo un luglio che già non era stato molto felice. Secondo i dati diffusi da UNRAE, durante il mese che si è appena concluso sono state registrate appena 69.121 nuove immatricolazioni, un anno fa, nello stesso periodo erano state 79.787 (all’epoca fu registrato un incremento del 12%).
Per effetto di questi risultati, in questi primi mesi del 2024 si è registrata una flessione pari al 3,8% rispetto a un anno fa con un totale di 1.080.447 unità immatricolate. Se questi numeri poi li rapportiamo al 2019 la situazione diventa davvero tragica perché ci ritroviamo con un meno 18,5%. Chi fa invece segnare una crescita, seppur lieve (0,3%) sono le auto elettriche.
Cosa succede alle varie motorizzazioni
Agosto però è stato un mese difficile per le altre alimentazioni. La benzina ad esempio ha perso 1,6 punti percentuali rispetto a un anno fa. Tracollo del diesel che addirittura ha una perdita mensile di oltre il 10%. Chi tiene bene botta è invece il GPL, che ad agosto segna uno 0,8%. Mese positivo anche per le ibride. Le full-hybrid segnano un 12,4%, mentre le mild-hybrid addirittura un 28,2% con un +3,9% nei primi otto mesi dell’anno.
Certo alcuni dati sono “viziati” dalle decisioni prese dalle stesse case automobilistiche. Ad esempio la caduta del diesel è influenzata dalla decisione di molti marchi di estrometterlo dalla propria offerta motoristica. Restando ad uno dei brand italiani più importanti come Fiat ad esempio troviamo un’offerta commerciale composta principalmente da ibride ed elettriche. Stando al listino solo 3 auto hanno ancora la motorizzazione diesel e sono: 500x, Tipo 4 porte e Tipo 5 porte.
Riguardo il mercato delle GPL, invece, stupisce la quota di mercato visto che ad oggi i marchi che ancora producono una tale motorizzazione si contano sulle dita di una mano. In Italia oltre ad Evo ad esempio ci sono Renault e la sua controllata Dacia. In particolare proprio quest’ultima con la sua Sandero sta facendo registrare volumi di vendita tali da mettere in crisi persino il primato ultradecennale di Panda, di vettura più venduta nel nostro Paese. Bisognerà capire a questo punto cosa accadrà in futuro e quale sarà la direzione che prenderanno le varie case visto che ci sono anche altri tipi di alimentazione green che stuzzicano la fantasia dei costruttori come i biocarburanti e l’idrogeno.