E alla fine arriva anche Mercedes. Il 2024 non passerà agli archivi come un anno facile per le Case automobilistiche tedesche e, più in generale, quelle europee. Una serie di criticità ha investito l’industria, dallo scenario geopolitico sfavorevole all’invasione cinese.
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Previsioni corrette verso il basso
I generosi sussidi erogati da Pechino rischiano di mettere in ginocchio le realtà tradizionali, che nell’arco dei decenni hanno dettato legge. Inoltre, la guerra in Ucraina e la crisi dei semiconduttori fanno sentire il proprio contraccolpo. Finché ne ha avuto modo, Mercedes ha retto il colpo, ma adesso deve correggere verso il basso le previsioni di bilancio.
Immediata la risposta in Borsa, dove l’azienda ha riportato oggi, venerdì 20 settembre, un crollo superiore all’8%. Risale a poche ore fa, a giovedì sera, l’annuncio di Mercedes di aspettarsi un reddito operativo (EBIT) “significativamente inferiore” rispetto al 2023. Il suo ritorno sulle vendite rettificato ammonterà tra il 7,5% e l’8,5%, contro il 10-11% prospettato in precedenza.
“A seguito degli sviluppi recenti, Mercedes-Benz Group AG ha rivisto oggi le previsioni di utili per l’anno 2024 per Mercedes-Benz Cars e Mercedes-Benz Group – recita la nota -. Questo è stato determinato da un ulteriore deterioramento del contesto macroeconomico, principalmente in Cina. La crescita del PIL in Cina ha perso ulteriore slancio a causa di un indebolimento dei consumi e del continuo calo del settore immobiliare.
Ciò ha influenzato il volume complessivo delle vendite in Cina, incluse le vendite nel segmento Top-End. Complessivamente, si prevede che il mix di vendite nella seconda metà del 2024 rimanga invariato rispetto alla prima metà e, pertanto, più debole di quanto previsto inizialmente. Inoltre, si prevede che la seconda metà del 2024 sarà influenzata da vari aggiustamenti di valutazione.
Si prevede inoltre che il dinamico contesto dei prezzi continui – prosegue il comunicato –. Pertanto, Mercedes-Benz Group ha aggiornato le previsioni per l’intero anno: Mercedes-Benz Cars ora prevede un Ritorno sulle Vendite rettificato compreso tra il 7,5% e l’8,5% (precedentemente: 10% – 11%). Ciò implica un Ritorno sulle Vendite rettificato previsto di circa il 6% per la seconda metà dell’anno. Gli aggiustamenti di valutazione dovrebbero avere un impatto di circa 1 punto percentuale nella seconda metà di quest’anno”.
Perdite contenute di poco in Borsa
Le azioni hanno contenuto di poco le perdite, attestandosi al 6,9% in meno alle ore 9.40 di Londra. I problemi sono gli stessi che hanno colpito altri colossi dell’automotive, inclusa la connazionale Volkswagen. Le difficili condizioni di mercato affrontate dall’azienda di Wolfsburg stanno facendo parecchio parlare, data la possibile ondata di licenziamenti.
Non ne hanno fatto mistero neppure i portavoce della compagnia. In particolare, le preoccupazioni sono cresciute con l’intervento del direttore finanziario. Ad avviso del CFO, VW ha uno o, al massimo, due anni di tempo per rimettersi sui giusti binari, altrimenti scoppierà il caos.
Un’altra connazionale dalla lunga e conclamata storia, quale BMW, viene da un periodo abbastanza allarmante. La compagine bavarese ha registrato forti perdite settimana scorsa, dopo aver abbassato le relative previsioni di margini di profitto a causa del crollo delle immatricolazioni sul suolo cinese. In aggiunta, una criticità dell’impianto frenante fornito da Continental le ha creato grattacapi.