Mentre infervora il dibattito pubblico sui dilaganti furti nelle grandi città, un aspetto, non meno preoccupante, attanaglia Milano. Dal 2022 ad oggi, ben 393 veicoli tra auto e moto sono stati rimossi dai cortili gestiti da MM e Aler. Nel febbraio di due anni fa le parti sottoscrivevano un accordo per mettere fine al disagio da esso provocato, con risultati solo in parte soddisfacente. I mezzi abbandonati, spesso in condizioni fatiscenti, aumentano il degrado urbano. Per questo, le istituzioni del capoluogo lombardo credono sia necessario debellare la cattiva ‘abitudine’, ascrivibile a diversi fattori.
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Abbandono di vetture
In primo luogo, molti proprietari, spesso anziani o con redditi bassi, non possiedono abbastanza risorse da sostenere la rottamazione o lo spostamento della macchina. Quindi, una parte ignora le procedure da seguire o provano disinteresse. Peccato che, così facendo, anche fenomeni come l’inquinamento ambientale rimangano di stretta attualità. E i veicoli abbandonati possono talvolta diventare rifugio per crimini o atti vandalici.
“Quando viene segnalato un veicolo che pare abbandonato in un cortile, l’ente gestore della casa fa una verifica e la Polizia locale ricostruisce la storia recente del mezzo, risalendo all’ultimo proprietario – spiega l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, nel corso della Commissione Casa, Mobilità e Sicurezza -. L’ente gestore spedisce un avviso al proprietario che, a questo punto, ha 30 giorni di tempo per rimuoverlo e, se non lo fa, la società di rimozione lo porta nei depositi autorizzati”.
Entro i 60 giorni successivi il proprietario può ritirare il mezzo, pagando il deposito. Quasi mai lo fa. “L’obiettivo è recuperare almeno i costi di rimozione, ma la logica è quella di provare a prevenire”. Come evidenzia Granelli, ciò costituisce “un aspetto di degrado sotto tutti i punti di vista. Capita che questi veicoli diventino luoghi di bivacco per persone esterne”.
Il costo si fa sentire
La situazione sta degenerando al punto da scatenare ‘moti di protesta’ sui social. Commenti di sdegno e protesta proliferano in pagine dedicate, manifestato di un malcontento comune. “La verità è che demolire un’auto costa. Gli incentivi ci sono solo nel caso in cui il proprietario acquisti un’auto nuova. Purtroppo però ci sono persone che non se lo possono permettere e quindi, semplicemente, abbandonano la propria vettura quando è guasta”, sostiene Geronimo La Russa.
“Tra il costo del carro attrezzi e la demolizione vera e propria si arriva a spendere circa 500 euro – aggiunge il presidente di ACI Milano -. Non dobbiamo però dimenticare che le auto abbandonate sono rifiuti e anche pericolosi. Il nostro invito è quello di segnalare sempre le auto abbandonate. Questa iniziativa del comune, pur rappresentando un costo per la collettività, è comunque positiva”.
Le lungaggini burocratiche non agevolano le operazioni. Ma la classe politica mira a risolvere quanto prima il problema. “Continuiamo a vedere auto con targhe straniere che passano tranquillamente per le vie del centro o nelle Ztl – sottolinea Luca Bernardo, capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale milanese -. Nonostante le sanzioni, i proprietari non pagano e stiamo parlando di qualche milione di euro di mancati incassi per il Comune”.