No alle moto 125 in autostrada, capo della Motorizzazione di Milano contro Salvini

Il direttore della Motorizzazione di Milano si oppone alla possibilità delle moto 125 di circolare in autostrada, prevista nella riforma del Codice della Strada

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 17 Ottobre 2024 12:58

Ancora un po’ in attesa e la riforma del Codice della Strada verrà approvata. Ottenuto il via libera dai Deputati negli scorsi mesi, le proposte di modifica al testo legislativo sono sul punto di ottenere l’approvazione anche in Senato. Ma permangono dei dubbi circa le novità introdotte dal ministero di Matteo Salvini. Tra i temi caldi, è passata un po’ in sordina la possibilità concessa alle moto 125 di percorrere autostrade ed extraurbane. Finora limitati allo scenario cittadino, l’apertura potrebbe avere dei contraccolpi sull’incolumità generale.

Divampa lo scetticismo

Ai microfoni dell’Adnkronos, il direttore della Motorizzazione Civile di Milano, Francesco Greco, rivela tutte le perplessità a riguardo: “Sono scettico. Non è una norma da poco, perché questi motocicli sono un fattore di rischio: non riesco a immaginare un 125 affiancato da un autotreno, già il solo spostamento d’aria è molto rischioso”. Dunque, “la formazione è fondamentale” perché “se non si ha cognizione adeguata sulle tecniche di guida, sulle precauzioni da adottare quando si circola e la velocità le probabilità di incidente aumentano”.

In sinergia con associazioni di autoscuole, la polizia stradale e altri partner come Ancma e l’Associazione Nazionale Autieri d’Italia, la Direzione Generale Territoriale del Nord-Ovest ha, perciò, deciso di realizzare il progetto ‘Metti la Sicurezza al Volante’. Il programma punta a rafforzare la consapevolezza e la preparazione degli utenti della strada, agendo su diversi fronti con iniziative mirate che coinvolgono diverse fasce di età e categorie di conducenti.

Con il progressivo invecchiamento della popolazione, cresce pure il numero di conducenti Over 65 al volante. Il progetto ‘Drive Silver – Drive Safety‘ mira a soddisfare le esigenze di questo target anagrafico, spesso alle prese con riflessi meno pronti e una visione più ridotta. La mobilità “ha subito una radicale trasformazione ed ora è totalmente differente – spiega Cesare Galbiati, componente della Segreteria Nazionale Unasca -. Per questo bisogna lavorare per permettere agli anziani di adattarsi a questa nuova tipologia di veicoli. Chi ha preso la patente 30 anni fa, ha bisogno di essere accompagnato verso nuovi strumenti”. Oltre a una serie di sessioni formative, saranno forniti consigli pratici per adattare lo stile di guida e mantenere una condotta sicura pure in età avanzata.

2 Ruote sicure

Si rivolge ai giovani motociclisti ‘2 Ruote sicure’. Lezioni teoriche e pratiche affronteranno tematiche come la stabilità in curva, la frenata di emergenza e l’importanza di un equipaggiamento adeguato. “La normativa italiana – chiariscono – è l’unica all’interno dell’Unione europea che consente la guida di un veicolo a motore fino a 125cc di cilindrata ai titolari di patente B, senza che questi abbiano mai fatto una formazione specifica dei veicoli a due ruote”.

Non manca poi uno spazio alla società del domani. ‘La buona strada della Sicurezza’ è interamente dedicata ai bambini delle scuole primarie e dell’infanzia. Con attività ludiche e didattiche, verranno insegnate le regole basilari del Codice della Strada, tipo attraversare in sicurezza, comprendere i segnali stradali e adottare il comportamento corretto in veste di ciclisti e pedoni. Infine, in diverse città del Nord-Ovest verranno organizzate una serie di eventi pubblici di sensibilizzazione.