Noleggio auto a lungo termine, una delle alternative preferite dagli italiani

Una analisi condotta da UNRAE ha evidenziato come nel primo semestre 2024 il noleggio auto a lungo termine abbia fatto registrare un +40% rispetto al 2023

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Marco Di Marco

giornalista pubblicista

Laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista che da sempre ama le auto. Ha sempre avuto la passione per il giornalismo automobilistico scrivendo sia di prodotto che di motorsport.

Pubblicato: 16 Luglio 2024 14:47

Riuscire a far quadrare i conti è una esperienza sempre più complicata per gli automobilisti italiani. Chi si appresta ad acquistare una vettura nuova, infatti, si trova a dover fare i conti con prezzi da brividi e in costante ascesa (soprattutto se paragonati con quelli applicati dai costruttori appena qualche anno fa). Esiste, tuttavia, una alternativa all’acquisto in grado di soddisfare le esigenze di bilancio di ogni automobilista: il noleggio auto a lungo termine.

Numeri in costante crescita nel 2024

Con il termine noleggio auto a lungo termine si intende un contratto di locazione stipulato tra l’automobilista e la società di noleggio – o lo stesso costruttore – tramite il quale si potrà utilizzare la vettura prescelta per un termine prestabilito (che solitamente oscilla tra 24 e 48 mesi) pagando una rata fissa mensile all inclusive. Nel canone di locazione, infatti, sono inclusi i costi inerenti l’assicurazione, quelli dei tagliandi, nonché l’assistenza in caso di incidente e soccorso stradale.

Una formula, quella del noleggio auto a lungo termine, che si è rivelata vincente e continua a far breccia nel cuore degli automobilisti italiani come confermano i dati forniti da UNRAE. L’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, infatti, ha recentemente pubblicato un report dedicato proprio al noleggio a lungo termine evidenziando una crescita esponenziale nel primo semestre 2024 rispetto a quanto visto nello stesso periodo del 2023.

Il dato rilevato dall’UNRAE ha fatto registrare un +40% di contratti di noleggio a lungo termine nei primi sei mesi dell’anno per un totale complessivo pari a  508.940 pratiche stipulate. A far la voce del padrone sono state le società. Queste, infatti, hanno stipulato ben l’86,5% del totale dei contratti di noleggio a lungo termine, pari a 440.392 unità, mentre la quota dei privati si è fermata al 13,5%  per un totale di 68.548 contratti di noleggio sottoscritti.

Interessante, poi, l’analisi sulle regioni maggiormente inclini al noleggio a lungo termine. Il primo posto per numero di contratti spetta alla Lombardia con il 32,9%, seguita dal Lazio con il 16,1%, dal Trentino-Alto Adige con il 7,4% e dal Piemonte ed Emilia-Romagna con il 7,3%. La Lombardia, inoltre, presenta la quota più alta di contratti stipulati da Aziende non automotive (86,0%), Calabria, Molise e Puglia quella di contratti con Privati (rispettivamente 34,9%, 32,8% e 29,1%).

Le auto più noleggiate? I SUV

L’analisi condotta da UNRAE relativa al mondo del noleggio auto a lungo termine si è spinta nel dettaglio ed ha analizzato anche i segmenti maggiormente richiesti in questa fetta di mercato. Neanche a dirlo la tipologia di vetture più desiderata è quella dei SUV che hanno fatto registrare una percentuale del 54,3% di contratti, mentre le berline sono state scelte soltanto nel 31,2% dei casi seguite a distanza dalle station wagon con una quota dell’11,8%.

Interessante anche l’analisi inerente le motorizzazioni più richieste nel mercato del noleggio auto a breve e lungo termine. Con riferimento al primo settore, quello del noleggio breve, la maggior parte delle richieste ha avuto ad oggetto vetture alimentate a benzina con una percentuale del 47,5%, mentre per quel che riguarda le aziende non automotive il primo posto di questa speciale classifica è occupato dalle vetture diesel con una percentuale del 46,0%.

Fra le motorizzazioni ibride prevalgono gli utilizzatori NLT con una quota del 35,2%, seguono a poca distanza i Privati col 29,0% e Dealer e Costruttori col 28,4%. Quote più contenute, invece, per le vetture alimentate a batterie. Fra le BEV detengono il primato Dealer e Costruttori (15,5%), fra le PHEV invece Privati (8,8%) e Aziende non-automotive (7,9%). Quote ancora più marginali per le motorizzazioni a metano e GPL in ogni tipologia di fruitore.