Non c’è più scampo, rubano anche queste parti dell’auto

L’allarme delle associazioni: i furti ai danni delle auto cambiano faccia ma colpiscono sempre più forte nelle nostre città. Rubano anche i pezzi di ricambio

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 21 Marzo 2023 08:11Aggiornato: 26 Giugno 2024 10:20

I furti d’auto sono in crescita in tutta Italia, con stime che li danno addirittura su livelli superiori al periodo pre-pandemico e un allerta rossa in Campania, Lazio, Puglia e Lombardia. A preoccupare gli automobilisti delle grandi città, però, sembrano essere anche i furti dei ricambi: l’allarme viene da Codacons e Federcarrozzieri, che nella Capitale hanno registrato un aumento di almeno il 30% per quanto riguarda questo fenomeno.

E non parliamo soltanto delle costose batterie al litio, che sembrano tornate di moda, ma anche di ricambi “di base” come ruote, paraurti e marmitte. La ragione, come riporta il Messaggero, sarebbe da attribuire alla scarsità dei pezzi di ricambio, dovuta in parte alle difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali scaturite dalla guerra in Ucraina.

Il nuovo allarme furti

I dispositivi e gli strumenti sempre più sofisticati che trovano applicazione all’interno degli abitacoli delle nostre auto hanno attirato l’attenzione degli ‘addetti ai lavori’ già da qualche tempo: vi abbiamo già parlato dei sempre più frequenti furti di volanti, soprattutto ai danni di vetture del marchio BMW, ma ci sono anche altre componenti che fanno gola ai malviventi.

Secondo l’Aiped, l’Associazione italiana periti estimatori danni, tra i pezzi più rubati nella Capitale ci sono videocamere, paraurti, fari, cerchi in lega e marmitte catalitiche. Il problema è semplice: da quando è iniziata la guerra in Ucraina i pezzi di ricambio scarseggiano ancora di più, cosa che tra l’altro si traduce in un allungamento dei tempi di attesa in carrozzeria fino al +20%.

Il dato più allarmante resta quello legato ai furti di parti dell’auto, che nei primi mesi del 2023, come si legge sul Messaggero, a Roma risulta in aumento del 30%: a sparire dalle vetture parcheggiate sotto casa non sono solo le costosissime batterie al litio, ma anche ruote, volanti, airbag, navigatori e interi cruscotti.

“Pezzi sempre più difficili da trovare e sempre più costosi”, denuncia Carlo Rienzi, presidente di Codacons, “hanno fatto nascere a Roma un vero e proprio mercato nero dei ricambi, con un incremento dei furti a danno di auto, scooter e moto”. L’allarme non si limita a Roma: non più tardi di un paio di mesi fa la “banda dei ricambi” ha ripreso a colpire nel padovano, riuscendo a depredare una macchina parcheggiata nel cortile interno di un condominio.

E a Milano è boom di furti di marmitte catalitiche: ormai, i ladri più esperti ci mettono due minuti a smontare una marmitta senza neanche dover sollevare l’auto; in questo caso, i modelli prediletti dai malviventi sono la Smart e le ibride ed elettriche Toyota.

Furti d’auto e di batterie al litio: la situazione a Roma

Dopo Milano, Roma “è la seconda grande città d’Italia per furti di batterie al litio, afferma Luigi Mercurio, presidente di Aiped; alcune batterie arrivano a costare anche 10 mila euro, “e spesso, quando l’automobilista non ha un’assicurazione specifica per furto e incendio, neanche denuncia il reato”. Potrebbero essere molte di più. Ed è proprio a causa del rinnovato interesse per le batterie che, come segnala l’ultimo report di LoJack, i furti di auto ibride e elettriche sono tornati a crescere in tutta Italia.

A Roma, in particolare, stanno aumentando anche i furti di pezzi di ricambio dei motocicli: come spiega il Codacons, ciò è dovuto alla loro grande concentrazione sulle strade della Capitale, ma anche al pessimo stato di manutenzione del manto stradale in città.

“In base agli ultimi dati forniti da Roma Capitale, in città circolano 385.446 motoveicoli, con un’incidenza del 16,7% rispetto al totale dei veicoli circolanti in città”, ricorda Carlo Rienzi, presidente del Codacons. “La presenza di buche stradali e l’asfalto dissestato che caratterizza la nostra città”, continua Rienzi, “porta a un numero elevatissimo di rotture di cerchioni, forature, problemi a gomme e sospensioni, e per quanto riguarda i motocicli, danni a parabrezza e bauletti”.