La progressiva riduzione della produzione di auto in Italia potrebbe, finalmente, fermarsi, con un’improvvisa inversione di tendenza. Il merito, però, non sarebbe di Stellantis, che, dopo la chiusura di Grugliasco, continua a ricorrere agli ammortizzatori sociali per portare avanti le attività produttive nei suoi stabilimenti italiani, con un ritmo ridotto. Le ultime indiscrezioni, infatti, anticipano la volontà di Dongfeng Motors (che detiene l’1,5% di Stellantis) di avviare la produzione di auto in Italia. In questo momento, il colosso cinese sarebbe in trattativa con il Governo italiano.
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La Cina guarda all’Europa
L‘industria dell’auto cinese sta guardando con sempre maggiore interesse all’espansione in Europa. Per evitare il problema dei dazi, diversi costruttori hanno avviato (o stanno per avviare) nuovi investimenti per produrre auto direttamente in Europa. È il caso di BYD che realizzerà uno stabilimento in Ungheria oltre che di Chery, pronta a rilevare uno stabilimento Nissan in Spagna. Nel frattempo, Leapmotor ha un accordo con Stellantis per assemblare auto in Europa. In futuro, inoltre, alcuni modelli della Casa potrebbero essere realizzati nei siti di Stellantis.
In questo contesto, Dongfeng Motors sta valutando varie opzioni e la possibilità di produrre auto in Italia, in questo momento, rappresenta qualcosa più di una semplice ipotesi, grazie soprattutto al supporto del Governo italiano, interessato a incrementare la produzione del comparto automotive del Paese che, in termini di unità prodotte, sta facendo registrare numeri da minimo storico. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy punta a raggiungere 1,5 milioni di unità prodotte all’anno in Italia (con Stellantis che dovrebbe arrivare a 1 milione). Il contributo di Dongfeng Motors potrebbe, quindi, essere molto importante.
Un nuovo stabilimento cinese
Dongfeng Motors, sfruttando il supporto diretto da parte del Governo, con lo Stato che potrebbe entrare a far parte del progetto con una quota minoritaria, starebbe valutando la possibilità di avviare la realizzazione di un nuovo impianto di produzione nel Paese. Le ipotesi sul tavolo sarebbero diverse. Gli emissari del Gruppo cinese avrebbero già visionato alcuni siti già attivi, come lo stabilimento Stellantis di Cassino alle riprese con una forte crisi produttiva, o dismessi, come Termini Imerese. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente incontrato, nel suo viaggio in Cina, la dirigenza di Dongfeng Motors con l’obiettivo di dare un’accelerata alle trattative che vanno avanti da tempo.
Ricordiamo che Dongfeng Motors ha l’obiettivo di produrre almeno 100.000 vetture elettriche per il mercato europeo, ritagliandosi una porzione importante del mercato, soprattutto in vista di un’accelerazione del programma di elettrificazione. La realizzazione di un nuovo impianto rappresenta, quindi, un tassello potenzialmente centrale della strategia di crescita del Gruppo cinese. L’Italia, in questo momento, viene vista come la sede ideale dove avviare l’espansione produttiva in Europa. Per un quadro più preciso sulla questione sarà necessario attendere i prossimi mesi. Nel frattempo, però, appare evidente come la possibilità che un nuovo produttore arrivi in Italia per realizzare auto non è più solo un’ipotesi ma uno scenario concreto che, nel prossimo futuro, potrebbe diventare una solida realtà.