Signore e signori, ecco a voi un nuovo numero di scena: il “tuffo del pedone”, sull’auto in piena corsa. Fatichiamo a distinguere quanto ci sia di genio e di follia nella prodezza dell’autore, un 38enne esperto di operazioni simili, ai danni dei malcapitati di turno. Tuttavia, la prossima volta (sempre che ci sarà) gli toccherà scegliere meglio la vittima. Perché in questa gli è andata andata male, trattandosi di un Carabiniere in borghese.
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Tuffo olimpionico
Lunedì, a Milano (in zona Amendola), l’uomo ha inscenato un finto incidente fiondandosi su una Honda C-HR, urtando lo specchietto con un libro e un paio di occhiali, già rotti. Pensava di aver regalato una performance maiuscola come interprete, tale da valergli un bel gruzzoletto.
Per apparire ancora più credibile, il truffatore ha provato a lamentarsi di un forte dolore alla mano e, soprattutto, di un paio di occhiali rotti nell’impatto. Confidava di persuadere il guidatore ad accompagnarlo a comprarne uno nuovo. Suo malgrado, è cascato male: il conducente, membro del nucleo radiomobile, ha fatto saltare il banco.
Dato pronto segnale ai colleghi, grazie pure all’intervento di una pattuglia della stazione Milano Porta Magenta, che in quel momento passava in zona, lo ha acciuffato. Al momento della perquisizione, nel borsello del truffatore sono stati trovati proprio degli occhiali, ovviamente già rotti.
Si rischia la galera
A furia di scherzare con il fuoco, capita di scottarsi. Il “furbetto” ha voluto sfidare troppo il pericolo e ora avrà modo di pentirsene. Di episodi simili se ne contano parecchi, ma il fatto di aver messo nel mirino un agente non è così comune. Nel capoluogo, teatro, come detto in apertura, della “prova d’attore”, le esatte modalità dell’accaduto costituiscono una prima assoluta. E i conducenti sperano sia pure l’ultima.
All’ingegnoso autore sarebbe convenuto scegliere con maggiore attenzione il “pollo da spennare”. Qui sta, però, l’aspetto ironico della vicenda, che contribuisce a renderla oggetto di battute in rete. Le truffe ai danni degli automobilisti sono all’ordine del giorno. Eseguite con modalità differenti, nel 2023 lungo la nostra penisola sono stati molto frequenti.
Vedendo il bicchiere mezzo pieno, è l’ennesimo segnale del ritorno alla normalità. Ormai ogni attività economica ha ripreso corso, anche quella della malavita. In un’indagine pubblicata solo pochi giorni fa, è emerso pure un ulteriore fatto interessante: la tecnica cambia a seconda della vittima designata.
Tra donne e uomini viene effettuata una distinzione, con gli Under 35 ritenuto il “target perfetto” da colpire, forse a causa dell’inesperienza. Ognuno è libero di dare la propria personale chiave di lettura, di certo l’aspirante attore di cui vi parliamo rischia delle sanzioni davvero pesanti.
Infatti, l’art. 640 del Codice penale italiano dispone che chiunque, con artifizi o raggiri, induca qualcuno in errore, procurando a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51 a 1.032 euro. In circostanze specifiche, caratterizzate da evidente gravità, la pena prevista va da uno a cinque anni e la multa da 309 a 1.549 euro.