La riforma del Codice della Strada è nell’aria da tempo, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti da mesi sta parlando delle modifiche e delle nuove norme che è pronto ad attuare.
Nei giorni scorsi abbiamo seguito da vicino la vicenda che riguarda i nuovi obblighi per coloro che viaggiano sui monopattini elettrici e in bicicletta, che aveva creato un clima di malcontento generale nelle associazioni di settore e negli utenti. Ancora dubbi anche per quanto concerne l’ergastolo della patente, ovvero il ritiro della patente a vita per chi commette reati mettendosi alla guida ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Oggi torniamo a parlare di un altro argomento caldo e già sentito: aumentare il limite di velocità a 150 km/h nelle zone in cui ora vige il limite di 130 km/h. Secondo Matteo Salvini infatti è possibile “un superamento controllato degli attuali 130 chilometri orari come negli altri Paesi europei” solo su percorsi caratterizzati da tre o più corsie e bassissimo tasso di incidentalità.
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Le dichiarazioni di Salvini
Il Ministro ha dichiarato: “Sono convinto che su alcune tratte italiane a tasso di incidentalità prossimo allo zero, in alcuni orari, laddove ci sono tre, quattro o addirittura cinque corsie, un superamento controllato degli attuali 130 chilometri orari come negli altri Paesi europei possa essere preso in considerazione”, in un’intervista a Radio 24.
E ha aggiunto: “Sulle infrastrutture stiamo correndo, i progetti ci sono e i finanziamenti anche, anche se poi ci sono quelli del no, ma si punta a sconfiggere i professionisti del no”.
Al momento quindi dobbiamo solo aspettare per vedere quali saranno i prossimi sviluppi attorno a queste novità proposte per il Codice della Strada. Il tema dell’innalzamento dei limiti di velocità sulle autostrade italiane non è certo nuovo, alcuni Governi fa ne aveva parlato anche l’allora Ministro Pietro Lunardi, che fece alzare appunto il limite a 150 km/h su alcune tratte autostradali, rispettando dei requisiti e delle condizioni imposte. La possibilità quindi esiste, ma al momento le concessionarie che hanno in gestione l’autostrada non hanno mai voluto assumersi questa responsabilità. La paura riguarda gli incidenti e il tasso di mortalità: ricordiamo infatti che le velocità elevate sono tra le prima cause in Italia di sinistri stradali anche gravissimi.
Le dichiarazioni del Codacons
Come sempre sulla questione si esprime anche l’associazione a sostegno dei consumatori. Il Codacons sottolinea il parere contrario all’innalzamento del limite massimo a 150 km/h, perché potrebbe causare danni e problemi alla sicurezza stradale.
Si teme quindi un aumento del numero di morti sulle strade, purtroppo già alto in Italia.
Revisione al Codice della Strada
Secondo Matteo Salvini è assolutamente necessario provvedere alla revisione del Codice della Strada. Oltre all’ergastolo della patente, proposto contro i recidivi che creano danni e incidenti guidando ubriachi o drogati, il Ministro torna a parlare anche della necessità di prevedere sanzioni più severe per chi guida con il telefonino in mano e/o all’orecchio, ma anche di vietare ai neopatentati, per i primi tre anni, la guida di auto di cilindrata e potenza elevate.
Non possiamo non pensare all’incidente con la Lamborghini Urus guidata da un 20enne, che è costato la vita a un bimbo di soli 5 anni. I ragazzi, come Salvini ha sottolineato, ovviamente saranno perseguiti a norma di legge e pagheranno per quello che hanno fatto, ma attenzione e non demonizzare la categoria degli influencer, perché non è l’atteggiamento corretto.