Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 25 settembre, un violento acquazzone ha colpito Palermo, provocando grandi disagi alla circolazione e mettendo a dura prova la città. Tra gli episodi più gravi, si registra l’incidente di una giovane donna in scooter che, in via Re Ruggero, vicino all’università, è finita dentro un tombino aperto, sollevato dalla forza dell’acqua.
Per fortuna non ha riportato delle gravi conseguenze, grazie al provvidenziale intervento degli operatori sanitari. Accorso subito sul posto, il personale 118 l’ha trasportata in codice giallo presso l’ospedale Civico di Palermo per le necessarie cure. Tolta qualche lieve ferita, le condizioni della donna non destano preoccupazione.
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I danni del maltempo
Ma come tutto ciò si è reso possibile? La ragione, già accennata in apertura, risiede nel maltempo. La pressione dell’acqua piovana ha provocato il cedimento del tombino, in una profonda buca, motivo della caduta e delle ferite al volto. La situazione avrebbe potuto anche prendere una piega peggiore, ma i danni sono stati limitati. Nel frattempo, in rete circolano le immagini dell’episodio, ai limiti del surreale, dove diversi utenti provano a dire la loro.
Oltre ai semplici commenti di dispiacere, qualche internauta mette nel mirino le istituzioni locali, affinché migliorino le condizioni stradali. In passato se ne avvertiva meno il bisogno di avere una rete fognaria perfetta, quando ancora il cambiamento climatico veniva solo preannunciato dagli esperti.
Adesso la situazione è considerevolmente cambiata, e nemmeno una regione quale la Sicilia, storicamente caratterizzata da un bellissimo clima 365 giorni l’anno, può esimersi da certe procedure. Gli eventi meteorologici estremi sono diventati sempre più frequenti, di conseguenza adottare delle ulteriori precauzioni potrebbe essere la decisione giusta.
Liberati diversi veicoli
Oltretutto, l’episodio della ragazza finita in un tombino a Palermo, in via Re Ruggero, è giusto uno dei tanti disagi arrecati dalle cattive condizioni meteo che hanno colpito il capoluogo siciliano. Numerose strade sono state allagate, rendendo difficoltosa la circolazione e costringendo parecchi conducenti a fermarsi. In particolare, a Carini, i Vigili del Fuoco hanno provveduto a liberare diversi veicoli rimasti bloccati dall’acqua.
Lo stesso fenomeno ha interessato pure altre zone di Palermo, perlopiù quelle della parte occidentale, in particolare Mondello, Partanna Mondello e via Ugo La Malfa. Il nubifragio, caratterizzato da diversi millimetri di pioggia, non era stato prospettato dai meteorologi, sebbene diversi studiosi avessero mandato degli avvertimenti. Delle complicazioni sono insorte pure in merito a ulteriori aree del circondario. Nella fattispecie, sono emersi dei problemi come strade dissestate a Marineo e allagate a Bolognetta, Misilmeri e Belmonte Mezzagno.
Nel frattempo, l’AMAP, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato a Palermo, è intervenuta sul posto per ripristinare il normale funzionamento del tombino. Tuttavia, nei prossimi giorni andrà effettuato un approfondimento sui fattori scatenanti il cedimento della copertura, così da determinare delle eventuali responsabilità.
Le autorità invitano, intanto, la cittadinanza a prestare la massima attenzione ed evitare, nei limiti del possibile, gli spostamenti in auto. Si raccomanda, inoltre, di segnalare eventuali disagi o pericoli alle Forze dell’Ordine, in modo da favorire uno svolgimento ottimale del servizio lungo nell’intera Palermo, compreso l’intera provincia.