Pebble Beach, Bugatti Type 59 è “Best of Show”: primato nella storia del concorso

Per la prima volta nel concorso di Pebble Beach, un'auto preservata si è aggiudicata il titolo di "Best of Show": l'onore è toccato a una Bugatti Type 59

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 20 Agosto 2024 09:49

I segni del tempo e l’apparenza ‘dimessa’ non hanno impedito a una Bugatti Type 59 Sports del 1934 di scrivere la storia al Pebble Beach Concours d’Elegance 2024. In un’atmosfera da sogno tra le onde dell’Oceano Pacifico e il ‘ruggito’ dei motori, un’auto d’epoca è stata incoronata regina del presente.

Presentata da Fritz Burkard della Pearl Collection, la produzione francese ha sbaragliato la concorrenza, mettendo fine a un lungo tabù. Non era, infatti, mai capitato prima che un modello conservato con la sua patina avesse la meglio su rivali restaurate alla perfezione.

Alla vigilia in pochi se lo sarebbero immaginato, dato, appunto, il peso specifico della tradizione, che ha sempre teso a favorire un certo tipo di candidate, fino almeno ad oggi. Che sia un episodio isolato o qualcosa di più?

Trasformata in sportiva dal re del Belgio

E poi, cosa la rende così speciale? Nata come bolide da competizione, la Bugatti Type 59 Sports è stata poi trasformata in una sportiva su richiesta del re del Belgio, Leopoldo III. Corse, vittorie e avventure ne hanno costellato la storia. Eppure, a dispetto del passato glorioso, è rimasta fedele a sé stessa, conservando le tracce del tempo trascorso.

L’exploit rappresenta una prova tangibile di tempi in procinto di cambiare. Sempre più spesso, i collezionisti e gli appassionati apprezzano l’autenticità e i trascorsi di un esemplare, che viene conservato nelle condizioni originali anziché sottoposto a restauro completo. L’operazione consente di preservarne l’anima, di raccontarne l’evoluzione attraverso le sue ‘cicatrici’ e le sue imperfezioni. In pratica, di conservarne un ‘caldo tocco umano’.

Le concorrenti

A competere per la palma di Best of Show c’era anche un’italiana dal notevole peso storico: la Lancia Stratos Zero, un’icona degli anni Settanta. Disegnata da Marcello Gandini, questa lungimirante concept car offriva uno sguardo sulla mobilità del domani. Il mix di linee spigolose e proporzioni estreme le valsero un posto tra le immortali.

Sebbene non sia salita sul gradino più alto del podio, la Lancia ha saputo farsi rispettare contro eccellenti competitor, a conferma che l’eleganza e l’innovazione possono coesistere. Hanno preso parte al concorso pure la Talbot-Lago T26 Grand Sport Saoutchik Fastback Coupé del 1948 e la Packard 1108 Twelve LeBaron Sport Phaeton del 1934.

“Sono così felice per l’auto, così felice per la Bugatti – ha dichiarato il proprietario della Type 59, Fritz Burkard -. Questa macchina è incredibile. È così ricca di storia – una delle Bugatti di maggior successo di sempre – e vincere con lei significa molto per me. Primo svizzero, primo europeo, prima vittoria per una vettura preservata. È importante che anche la conservazione venga riconosciuta, perché una vettura può essere originale solo una volta. E si guida così bene”.

La presidentessa del Concours, Sandra Button, ha dichiarato: “Questa Bugatti leggendaria, la prima Type 59 costruita, è una rara vettura da corsa di fabbrica che ha conquistato molteplici vittorie nei Gran Premi grazie a importanti piloti dell’epoca, oltre ad avere legami con la regalità. Forse ancora più importante, porta addosso tutta la sua storia fino ad oggi, essendo stata preservata nella livrea che le fu data quando fu ridipinta dal re Leopoldo del Belgio”.