Pedaggi autostradali, aumentano i costi sulla Brebemi: le nuove tariffe

La Brebemi è l'autostrada più cara d'Italia ma, nonostante questo, è stato varato un aumento delle tariffe del 12,11%. Un tratto che fa discutere

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 30 Agosto 2024 09:23

È già conosciuta come uno dei tratti autostradali più cari di tutto il Paese ma, nonostante la sua poco lusinghiera nomea, è adesso oggetto di un nuovo rincaro abbastanza sostanzioso. Stiamo parlando della Brebemi, l’arteria che mette in comunicazione Brescia, Bergamo e Milano, tre realtà importantissime della Lombardia industriale. Durante questo periodo estivo sono arrivati dei rincari che certamente non faranno piacere a quegli automobilisti che spesso sono costretti a utilizzare questa – seppur – ottima via di comunicazione, che diventa fondamentale quando il traffico congestiona pesantemente il capoluogo meneghino.

Il comunicato della Brebemi

Dunque, l’autostrada Brebemi ha aumentato i suoi pedaggi già a partire dall’8 agosto 2024. Questo aumento è stato calcolato in un innalzamento della tariffa equivalente al 12,11% e riguarda tutte le tratte e tutti i tipi di veicoli. Sul sito di Brebemi il comunicato ufficiale: “Dalle ore 00,00 del giorno 8 agosto 2024 sono in vigore gli adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradale della Società di Progetto Brebemi S.p.A. disposti con i Decreti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. L’adeguamento è pari al 12,11 %. Possibili variazioni sul pedaggio finale potrebbero derivare dall’arrotondamento unico per eccesso o per difetto ai 10 centesimi di Euro, come previsto dal D.I. n. 10440/28/133 del 12/11/2001“.

La società di gestione spiega che sono stati recuperati gli aumenti del 2022 e 2023, bloccati in passato dal ministero per la mancata approvazione del Piano economico e finanziario: a sbloccare l’incremento due sentenze del Tar del Lazio che hanno dato ragione alla Brebemi. Adesso c’è un ricorso al Consiglio di Stato. Secondo Carlo Scarpa, docente di Scienze economiche e statistiche dell’Università di Brescia, “il problema è all’origine” del progetto A35, con circa 2 miliardi di euro di indebitamento che devono rientrare.

La scelta rimane agli utenti: lungo la Brebemi, il traffico l’anno scorso è salito del 13%, da gennaio a luglio di quasi il 5%. Ma i 41.000 veicoli leggeri al giorno sulla A35 – dati di metà 2023 – sono meno di un quinto di quelli sull’altra autostrada tra Milano e Brescia, la A4.

Quanto va incidere sugli automobilisti

Per gli automobilisti che usano in modo frequente la Brebemi, questo aumento avrà un costo aggiuntivo. Anche se la società ha determinato un arrotondamento ai 10 centesimi, l’impatto totale sull’esborso economico sarà comunque notevole. Chi utilizza tutti i giorni questa autostrada per motivi di lavoro, o per qualunque altro genere di motivazione, dovrà misurarsi con spese maggiori per gli spostamenti. Anche le imprese che usano la Brebemi per il trasporto merci andranno incontro all’inevitabile aumento dei costi. Alcuni utenti potrebbero decidere di evitare l’autostrada a causa dei costi sempre più elevati, preferendo strade alternative, anche se più lunghe e trafficate.

Dunque, il rincaro scattato l’8 agosto, segue quello del +2,3% già accorso a gennaio. L’autostrada inaugurata nell’estate di dieci anni fa resta, dunque, quella più cara d’Italia: costa poco meno di 22 centesimi al chilometro. Andare da Treviglio a Chiari, per fare esempio, costa ora 7 euro e 70, ovvero 90 centesimi in più. Non tutti gli automobilisti se ne sono ancora accorti, e i pareri restano contrastanti fra chi percorre la A35 Brescia-Bergamo-Milano.