Quando si acquista un’auto bisogna tenere conto che vi sono varie spese da sostenere. Tra queste c’è il cosiddetto bollo: un tributo locale che colpisce autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica Italiana. A differenza di altre tasse, questa è da versare alle Regioni che quindi possono disporre criteri vari per il pagamento. Queste, infatti, possono concedere esenzioni parziali o totali per determinate categorie di veicoli.
Purtroppo, per i residenti nella Regione Piemonte il 2025 si appresta ad arrivare già con una cattiva notizia al seguito. È stata abolita, infatti, l’esenzione totale per le auto ibride benzina-elettrico immatricolate dal 1° gennaio 2025. Questo è uno degli effetti della manovra da 80 milioni di euro che servirà a spostare fondi per coprire spese supplementari alla sanità e destinare soldi anche a politiche sociali, sport e turismo.
Indice
Cosa prevede la nuova norma
Nel testo è previsto anche l’aumento dell’Irap dal 3,9% al 4,82% per le società di produzione dell’energia elettrica, i supermercati e gli istituti finanziari. Queste modifiche porteranno ad un introito tra i 7 e i 9 milioni di euro. C’è poi come dicevamo la riduzione delle agevolazioni legate alle auto e agli autocarri sino a 3,5 tonnellate che presentano un’alimentazione benzina-elettrico. Secondo una legge del 2017, i veicoli che non superavano i 100 kilowatt erano esentati dal pagare il bollo per i primi 5 anni.
A partire dal 1° gennaio 2025, seppure al 50% dell’importo, la tariffa tornerà ad essere di 2,58 euro al kilowatt. La previsione a livello di introiti è di 4 milioni di euro in più all’anno. Secondo la Regione questa misura era stata spinta per agevolare l’acquisto di vetture ibride, ma a questo punto non serve più. Nella relazione alla legge, infatti, per avvalorare tale tesi sono stati mostrati anche i numeri delle immatricolazioni di ibride in Regione. Siamo passati da 6.711 veicoli del 2018 ai 59.088 del 2023.
La situazione in Piemonte
Secondo Andrea Tronzano, assessore al Bilancio, la Regione devi seguire le direttive dell’Unione europea, che sta spingendo forte sul full elettrico e quindi può permettersi di sfilare questa agevolazione all’ibrido. La scelta però ha incontrato il disappunto delle opposizioni. In particolare il Movimento 5 Stelle, attraverso il capogruppo Sarah Disabato e i consiglieri Alberto Unia e Pasquale Coluccio, hanno fatto sapere di essere in disaccordo con questa nuova misura, che a loro dire colpisce i cittadini che acquistano auto ecologiche con il solo scopo di chiedere un ulteriore esborso ai cittadini.
Oltre ai sopracitati aumenti sono previsti nella nuova manovra anche 7 milioni di euro per organizzare la Vuelta 2025. Inoltre, sempre restando in tema di bollo, sono esentati dal pagarlo quei veicoli adibiti al trasporto scolastico e che sono di proprietà degli enti locali. Le parole dell’assessore Tronzano, come riportato da Repubblica, non fanno ben sperare per il futuro: “Ci stiamo preparando allo Tsunami del nuovo patto di stabilità europeo che richiederà sacrifici a tutti gli Stati”. Insomma la situazione potrebbe peggiorare, visto che il Governo sarà costretto a operare dei tagli, come già avvenuto quest’anno. L’Esecutivo ad esempio in questo 2024 ha operato 25 milioni di euro di tagli al Piemonte. La variazione di bilancio tornerà in commissione settimana prossima con l’approvazione finale fissata al 30 novembre così che possa poi entrare in vigore a partire da gennaio 2025. Ricordiamo che chi non paga il bollo auto è naturalmente chiamato a pagare determinate sanzioni.