Il turismo in questi anni è il vero simbolo della resilienza, nonostante la crisi, la pandemia, l’alluvione e tutti i problemi che hanno caratterizzato il nostro (e non solo) Paese negli ultimi anni, la maggior parte dei cittadini non rinuncia a farsi una vacanza.
Mai, anche a costo di svuotare le tasche, soprattutto dopo mesi di stress e vista la frenesia che caratterizza la vita di tutti i giorni. E anche per il ponte del 2 giugno sono previste tantissime partenze, gli italiani dimostrano nuovamente di preferire il proprio Paese come destinazione delle vacanze, sia lunghe che brevi.
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Le spiagge della Romagna
Una Romagna distrutta dall’alluvione, che non si ferma davanti a niente. Le spiagge in questi giorni, ancora prima del ponte da venerdì a domenica, sono piene di bagnanti. I romagnoli tengono duro, il loro motto è “tin bota”, e attendono l’arrivo dei turisti con fede e speranza. Nei giorni scorsi la Ministra del Turismo Daniela Santanchè, da Rimini, ha spiegato: “Tutti sono al lavoro perché non arrivi nessuna disdetta. Non deve accadere che dopo la tragedia che c’è stata si vada incontro anche a una tragedia economica. Questo è un popolo che vive di turismo e quindi dobbiamo sostenerli e aiutarli”, la speranza è che la stagione non vada persa, sarebbe l’ennesimo colpo, troppo duro da digerire, per la regione e la sua popolazione.
L’indagine di Federalberghi
Gli italiani che si metteranno in viaggio per il ponte del 2 giugno – secondo Federalberghi – saranno più di 15 milioni, non pochi. Le mete preferite per le vacanze saranno italiane, per il 94% dei turisti. Il mare sarà la meta preferita, le spiagge infatti saranno praticamente prese d’assalto – da qualche giorno infatti si stanno già affollando – mentre il 26,2% dei turisti si recherà verso le città d’arte e il 12,7% verso le località di montagna.
La spesa prevista, sommando viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, è di 425 euro per i turisti che rimangono in Italia, mentre 917 per chi ha deciso di partire per una località estera. La permanenza media è di 3,1 notti, il giro d’affari turistico previsto si attesta su 6,88 miliardi di euro circa.
Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca ha spiegato: “A giudicare dal giro di affari che questo ponte produrrà, di ripresa si può effettivamente parlare, ma c’è da augurarsi che essa sia una forte leva per l’Emilia Romagna, la regione che ha subito il durissimo colpo dell’alluvione e che, malgrado tutto, resterà aperta al turismo nel corso di questo ponte, rivelandosi come un esempio eccezionale di resilienza”.
Gli alloggi scelti dai turisti italiani per questo ponte sono, in ordine, casa di parenti o amici (28%), alberghi (23,9%), B&B (22,2%), seconda casa di proprietà (12,4%), residence (3,9%). Relax e riposto sono la principale motivazione che spinge gli italiani a partire per questa mini vacanza (66%), ma anche il divertimento (35%).
Ci sarà invece chi partirà per rivedere la famiglia o semplicemente per abitudine, o ancora per visitare mostre, musei e fiere (9,3%). Tre vacanzieri su quattro utilizzeranno la propria auto (nonostante i rincari previsti sul prezzo della benzina) per recarsi presso la meta scelta per il ponte del 2 giugno, mentre il 10,4% ha scelto di partire in aereo e il 6,1% in treno.
Bocca ha concluso dicendo: “Non possiamo trascurare la percentuale di italiani che ha deciso di non partire per motivi economici. Finché non si riuscirà a pareggiare questo gap, non avremo raggiunto l’obiettivo principale: far sì che l’esigenza primaria e vitale di un viaggio sia alla portata di tutti i nostri concittadini”.