Porsche rimane sul pezzo per quanto riguarda la transizione ecologica. Il colosso di Zuffenhausen reclama un posto al tavolo dei player leader di settore nella mobilità green, e lo fa investendo in grossi progetti. A conferma dell’attenzione riposta sul tema, l’azienda della Cavallina annuncia un importante passo avanti in tale direzione, rivelando i dettagli dell’acquisizione di uno storico produttore di batterie.
Il bagaglio di competenze accumulato da V4Drive Battery GmbH non hanno lasciato indifferenti i piani alti di Porsche, pronti ad acquisirne la maggioranza. Nello specifico, la compagnia si prefigge di produrre celle a batteria ad alte prestazioni.
Non è la prima volta che i due operatori decidono di unire le energie. In precedenza, avevano gettato le basi di una solida collaborazione come entità separate. Il periodo passato in sinergia ha permesso a Porsche di sciogliere gli ultimi eventuali dubbi sul valore del partner, nello sviluppo di celle a batteria innovative, destinate in particolare alla propulsione ibrida della 911 Carrera GTS.
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Catena del valore ancora più competitiva
Con il rafforzato impegno, il Costruttore tedesco mira a rendere ancora più competitiva la propria catena del valore, assicurandosi un approvvigionamento diretto e affidabile di componenti fondamentali per le sue vetture a basse e zero emissioni. Un significativo investimento contribuirà a stabilizzare la situazione finanziaria di Varta AG e a sostenerne i relativi programmi di crescita.
“Questa operazione rappresenta un investimento a lungo termine nel futuro della mobilità sostenibile”, ha dichiarato Lutz Meschke, vicepresidente del consiglio di amministrazione di Porsche. “Siamo convinti che V4Drive, grazie al nostro supporto, possa diventare un leader di mercato nel settore delle batterie ad alte prestazioni”.
Tra i punti chiave dell’accordo siglato tra le parti vi rientra pure la realizzazione di un nuovo stabilimento a Nördlingen, dedicato alla fabbricazione delle celle a batteria. Il considerevole dispendio di risorse preannuncia un futuro luminoso per ambedue le società. Da un lato, Varta AG non solo resta in vita, ma lo fa con rinnovate velleità. Dopo aver toccato il fondo in termini economici, potrebbe diventare un player di alto profilo.
Dall’altro lato, Porsche ribadisce la sensibilità alle tematiche ambientali. Spesso gli studiosi hanno fatto suonare ei campanelli d’allarme, e ogni manovra diretta a ridurre l’impatto sul Pianeta è ben accetta. Per tradurre i propositi in fatti concreti, bisognerà trovare il modo di abbattere le emissioni di CO2 nell’ecosistema.
Ha di che sorridere pure l’occupazione
I vantaggi del sodalizio prefigurano un radioso avvenire pure in merito all’occupazione. Difatti, il fine è di mantenere le tecnologie chiave in Germania e di creare posti di lavoro qualificati. Inoltre, la società si è impegnata a rendere la fabbricazione degli accumulatori quanto più possibile competitiva, mediante il ricorso a fonti di energia rinnovabile e a materiali riciclati.
Adesso scatta la fase numero due, caratterizzata da sfide altrettanto rilevanti. Nella fattispecie, l’intesa potrà essere finalizzata previo via libera dell’antitrust. Il processo di ristrutturazione finanziaria di Varta AG non sarà tanto facile, ma gli analisti predicano fiducia. Il settore delle batterie in Europa potrebbe essere in procinto di compiere una svolta.