Un video su TikTok denuncia una truffa alla pompa di benzina: l’automobilista mostra il contatore girare nonostante la pistola del gasolio, che tiene in mano, non stia erogando neanche una goccia di carburante.
Quello denunciato nel video, diventato subito virale su TikTok e non verificato, sembrerebbe un classico caso di manomissione del contatore: una truffa purtroppo diffusa da anni, che può danneggiare seriamente le tasche degli automobilisti e che diventa sempre più sofisticata e difficile da scoprire.
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Truffa al distributore: il video su TikTok
Il video, che è diventato virale in poche ore su TikTok, è stato girato dall’utente francesconauta in un distributore di Catania. L’automobilista, sconcertato, mostra la pistola del gasolio che tiene in mano: lui non sta facendo rifornimento, ma il contatore della pompa di benzina non lo sa, e continua a salire. In un quarto d’ora di permanenza alla pompa, questa la denuncia dell’automobilista, il contatore è arrivato a ben oltre 7 euro di spesa senza erogare nulla.
Quella dei contatori manomessi, un disagio che si aggiunge a prezzi ormai proibitivi di benzina e gasolio, è tutt’altro che una novità: già nel 2013 i finanzieri di Pescara avevano scoperto una truffa molto simile. La differenza è che la tecnologia non fa discriminazioni, e anche i truffatori hanno imparato a usarla a proprio vantaggio: se una volta si doveva distrarre l’ingenuo automobilista per manomettere manualmente il contatore, oggi il sistema è automatico, il che rende quasi impossibile accorgersi di un’eventuale truffa in atto.
Come si vede nel video virale su TikTok, le cifre sul contatore si spostano di pochi centesimi alla volta: l’automobilista può accorgersi della manomissione soltanto “mettendo alla prova” alla pompa di benzina, aspettando qualche minuto prima di premere il pulsante per l’erogazione del carburante. “La pistola è qua, guardate”, indica l’utente che ha girato il video di denuncia mentre indica il contatore che passa da 7,47 euro a 7,51, per arrivare in pochi secondi a oltre 7,60 euro. Secondo il contatore, la pompa che l’utente ha in mano ha erogato 4,51 litri di diesel.
Contatori manomessi: come difendersi dalle truffe
Il costo del carburante per gli spostamenti quotidiani sta diventando un capitolo sempre più rilevante nei bilanci delle famiglie italiane: oltre all’aumento del costo di petrolio e gas naturale, alle speculazioni dei “furbetti” e al mancato taglio delle accise, anche truffe di questo genere possono gravare non poco sulle tasche degli automobilisti.
Quello della manomissione del contatore sembra essere un metodo piuttosto diffuso: secondo i dati della Guardia di Finanza, che da anni denuncia l’esistenza di reati di questo genere, molti episodi riguardano le cosiddette “pompe bianche”, ma ci sono anche casi in cui ad essere manomessi sono i contatori delle grandi compagnie distributrici.
Ma non ci sono soltanto le manomissioni. Sono tante le truffe scoperte negli anni alla pompa di benzina, dal distributore che eroga aria al prezzo del diesel ai carburanti allungati col greggio – tutte più o meno accomunate da una caratteristica: sono davvero difficili da scoprire, almeno sul momento.
La buona notizia è che i gestori disonesti sono soltanto una piccolissima parte di un comparto che in Italia conta circa 22 mila operatori, e quindi non è così frequente cadere vittime di tali comportamenti fraudolenti.
I consigli generali sono sempre gli stessi: evitare di fare benzina nelle ore di punta, perché le truffe si alimentano della nostra distrazione, e controllare sempre il livello di carburante prima e dopo aver fatto rifornimento.
Se i consumi dell’auto aumentano in maniera improvvisa o la pompa sembra scorrere troppo velocemente rispetto all’erogazione del carburante, allora potrebbe essere il caso di guardare con più attenzione al contatore, magari facendo un semplice test come quello che si vede nel video-denuncia già virale su TikTok.