Prezzi Rc Auto ancora in aumento, un salasso per gli automobilisti italiani

I prezzi dell'Rc Auto continuano a crescere. Situazione tragica per gli italiani che già hanno svariati problemi economici. Napoli si porta a casa un triste primato

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Antonio Russo

giornalista pubblicista

Laureato in Comunicazione e giornalista pubblicista. Dal 2012 è attivo nel mondo del giornalismo online. Amante dell'automotive e del motorsport si divide tra presentazioni di auto, moto e Gran Premi. Cresciuto nel mito di Valentino Rossi e Michael Schumacher spera un giorno di poter raccontare nuovamente le gesta di altri grandi campioni per l'Italia.

Pubblicato: 1 Settembre 2024 11:31

Rc Auto, ovvero responsabilità civile autoveicoli, questa è necessaria per garantirsi presso un’agenzia assicurativa da eventuali danni a cose o persone. Solitamente in Europa funziona con un meccanismo di bonus-malus, ma ci sono anche quelle con franchigia dove in caso di danno c’è compartecipazione con l’assicurato. Solitamente ci sono varie cose che incidono sul prezzo finale. Per prima cosa si fa riferimento alla classe di merito, che migliora naturalmente con il passare degli anni in assenza di sinistri.

Ci sono poi altri fattori che indubbiamente incidono in tal senso. Uno di questi è il sesso, poi c’è l’età, gli anni di conseguimento della patente e la tipologia di veicolo che viene assicurato. Infine, e questo ha spesso creato notevoli dibattiti, c’è la segmentazione geografica. Solitamente in alcune regioni l’assicurazione è molto più alta (specialmente al Sud), mentre in altre è più bassa.

Com’è cambiata l’assicurazione in Italia

Oggi, grazie ad alcuni portali adibiti a ciò, si possono confrontare le varie assicurazioni riuscendo ad individuare quella più adatta a noi. Inserendo i vari dati, infatti, è possibile ricevere vari preventivi da poter sottoscrivere. Come sappiamo avere una Rc Auto è obbligatorio, e lo è precisamente in seguito alla Legge del 24 dicembre 1969 n.990. Negli anni varie norme sono state introdotte per sistemare la legge originale.

Una delle più importanti è quella del 18 ottobre 2015, che regolamentava la cessazione di esporre il tagliando rilasciato dalla compagnia. Prima di tale data, infatti, sul cruscotto bisognava mettere in bella mostra il contrassegno assicurativo. Questa pratica però spesso offriva il fianco a pratiche truffaldine. In tanti, che volevano frodare le compagnie assicurative e gli sfortunati malcapitati, attraverso i dati raccolti sul talloncino facevano lettere alle assicurazione per presunti sinistri in realtà mai avvenuti.

In seguito al decreto Bersani-Visco del luglio 2006, convertito in legge il 4 agosto 2006, i sinistri portano a penalizzazioni quanto all’assicurato viene attribuita una responsabilità superiore al 50%. Naturalmente la Rc Auto non copre i danni fisici al conducente che ha colpa nel sinistro, così come i danni al proprio veicolo. Per coprire i danni fisici si può stipulare una Polizza Conducente, mentre quelli al veicolo con una Polizza Kasko.

Scattano i rincari

Purtroppo dopo qualche rallentamento a maggio nella crescita del prezzo dell’Rc Auto in Italia, è arrivata una nuova stangata. A luglio sono saliti del 7,4% contro il 6,2% di giugno. In media una polizza ha raggiunto un costo di 416 euro, in particolare a Roma c’è stato un incremento dell’11%. Grazie ai grafici diffusi dall’Ivass, l’istituto che vigila le assicurazioni in Italia, emerge che le assicurazioni sono in crescita costante da metà 2022.

Certo il confronto con il 2014 quando il prezzo medio era 500 euro è sicuramente positivo, ma questo non vuol dire che bisogna di certo festeggiare visto che quella soglia poi non è così lontana. Il Codacons ritiene che questi aumenti non siano giustificabili con l’aumento dell’incidentalità in Italia. Questa stangata in particolare ha pesato sulle tasche degli italiani nell’ultimo biennio per 2 miliardi di euro. Anche l’Unc ha criticato la cosa affermando che nulla giustifica una crescita del genere. Gli aumenti inoltre hanno colpito le regione italiane in maniera non omogenea. Resiste il primato di Napoli che fa registrare prezzi medi di 598 euro.