Uno dei drammi che più di tutti ha causato danni all’economia del nostro Paese e alle famiglie italiane nell’ultimo anno è stato – e continua a essere – senza alcun dubbio l’aumento vertiginoso dei prezzi della benzina e del diesel durato per l’intero 2022. Il 2023 però non è da meno: se i primi due mesi sono stati calmi, oggi sembra che la situazione stia nuovamente precipitando.
E quindi ci ritroviamo per l’ennesima volta a fare i conti con l’aumento dei prezzi del carburante in tutta la Penisola, una situazione che ormai va avanti da troppo tempo e che sta mettendo in ginocchio moltissime persone. Nuova stangata in arrivo, ancor prima di quanto previsto. E non è di certo la prima volta che ne parliamo.
La notizia dell’Opec+
Quando affrontiamo il tema dei carburanti, è fondamentale sapere una regola, che forse sfugge ancora a qualcuno: il calo del numero di barili di petrolio prodotti ogni giorno comporta un possibile e continuo aumento dei prezzi del carburante.
L’Opec+, come abbiamo appreso nemmeno due settimane fa, ha deciso di tagliare la produzione del petrolio, e proprio per questo motivo si prevede l’impennata dei prezzi. I Paesi dell’Opec+ hanno infatti annunciato che a partire dal mese di maggio e sino alla fine dell’anno saranno tagliati 1 milione di barili di petrolio al giorno. La sforbiciata annunciata dall’Opec+ durerà per tutto il 2023.
I rialzi di Pasqua
In seguito alla notizia dell’Opec+ e alla all’impennata dei prezzi alla pompa prevista per il mese di maggio, nei giorni immediatamente prima delle festività era arrivata un’altra news: quella relativa alla cosiddetta stangata di Pasqua.
Ebbene è così, i rialzi sono arrivati ancor prima, ma dovevamo aspettarcelo: a parte gli anni della pandemia, praticamente sempre nella storia abbiamo assistito ai rincari alla pompa nel periodo di Pasqua. E così, anche quest’anno non poteva essere da meno, soprattutto dopo i tagli della produzione di petrolio appena decisi dal cartello dei Paesi produttori, l’Opec+. Le quotazioni internazionali sono schizzate alle stelle. Ma vediamo oggi, a distanza di alcuni giorni dal periodo delle feste pasquali, che cosa sta succedendo nel nostro Paese.
Le rilevazioni dei prezzi alla pompa di oggi
Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati della benzina.
Quelle che vedete di seguito sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18.000 impianti:
- benzina self service a 1,885 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,887, pompe bianche 1,882);
- diesel a 1,770 euro/litro (-1, compagnie 1,775, pompe bianche 1,761);
- benzina modalità servito a 2,019 euro/litro (+2, compagnie 2,059, pompe bianche 1,941);
- diesel servito a 1,910 euro/litro (+1, compagnie 1,954, pompe bianche 1,823);
- GPL servito a 0,781 euro/litro (-1, compagnie 0,790, pompe bianche 0,771);
- metano servito a 1,663 euro/kg (-2, compagnie 1,660, pompe bianche 1,668);
- Gnl a 1,546 euro/kg (-6, compagnie 1,540 euro/kg, pompe bianche 1,551 euro/kg).
Questi sono i prezzi praticati invece sulle autostrade italiane oggi, venerdì 14 aprile 2023:
- benzina self service a 1,950 euro/litro;
- benzina in modalità servito a 2,212/litro;
- diesel self service a 1,852 euro/litro;
- diesel servito a 2,127/litro;
- GPL a 0,885 euro/litro;
- metano a 1,708 euro/kg;
- Gnl a 1,539 euro/kg.