Nuovo Codice della Strada, ci siamo: nel Consiglio dei Ministri programmato per oggi (18 settembre), è stato presentato il testo definitivo della tanto attesa riforma.
Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, in previsione del Consiglio dei Ministri, ha dichiarato che con la riforma del Codice della Strada l’obiettivo è “ridurre il numero di vittime sulle strade italiane, perché 3.000 morti ogni anno è una strage inaccettabile”.
Approvato oggi il nuovo Codice della Strada, parecchie e aspre le nuove sanzioni e poca o nulla prevenzione: Salvini vuole assolutamente fermate quelle che siamo abituati a chiamare “le stragi del sabato sera”, sono davvero troppi i morti sulle strade dall’inizio dell’anno. Il Codice prevede un’enorme “stretta sugli autovelox-selvaggi e linea dura per i recidivi che non rispettano le regole”.
Tra le novità previste dal Codice della Strada appena approvato vediamo anche multe più elevate per coloro che sostano ingiustamente nei posti riservati ai disabili o ai bus e per i conducenti che usano il telefono mentre sono al volante. Si parla in particolare di sanzioni fino a 2.600 per i recidivi, patente sospesa e decurtazione di 10 punti.
L’avvocato Domenico Musicco, presidente dell’associazione vittime incidenti stradali e sul lavoro, commenta: “Bene la stretta su alcol e uso del cellulare alla guida. Tuttavia senza un aumento dei controlli e una vera politica di prevenzione le norme rischiano di rimanere delle grida manzoniane e norme che faranno la fine della patente a punti e altre riforme”.
Il nuovo pacchetto di norme previsto dalla riforma del Codice della Strada è stato appena approvato dal Consiglio dei Ministri. In questo momento manca solo un passaggio, quello al Parlamento: come fa sapere il Mit quindi il decreto approderà in aula il mese prossimo.
Indice
Riforma Codice della strada, le novità in arrivo
Prevenzione, educazione, controlli e sanzioni: sono questi i punti cardine della riforma del Codice della Strada; la stesura del Disegno di Legge sulla sicurezza stradale è definitiva e manca solo l’ultimo passaggio affinché diventi ufficiale.
Le novità saranno tante e riguardano i neopatentati, i monopattini e gli autovelox; previste, inoltre, nuove e più pesanti sanzioni per i comportamenti errati alla guida. Il tutto per migliorare la sicurezza sulle strade italiane e ridurre il numero di incidenti.
Neopatentati: cosa cambia
Una delle tante novità della riforma del Codice della Strada è quella che riguarda i neopatentati: il testo alza a 3 anni il limite entro cui i neopatentati non potranno guidare le auto più potenti, quelle con una potenza specifica superiore ai 55 kW per tonnellata o con potenza massima superiore ai 70 kW. Il limite nei modelli ibridi o elettrici dovrebbe salire a 65 kW per tonnellata. Se un minorenne viene scoperto alla guida senza patente e ubriaco o sotto l’effetto di sostanza stupefacenti, allora dovrà aspettare fino ai 24 anni per ottenere la licenza.
Comportamenti errati alla guida: sanzioni più pesanti
Per ridurre il numero di incidenti e aumentare la sicurezza delle strade italiane, la riforma del Codice della Strada prevede sanzioni più severe per i comportamenti errati alla guida: l’inasprimento delle pene è fondamentale per raggiungere gli obiettivi fissati dal Governo. Da questo punto di vista è in arrivo una stretta per chi si mette al volante sotto l’effetto di alcol o sostanze alteranti e anche per chi viene beccato con lo smartphone alla guida.
Chi usa il telefono alla guida sarà soggetto a una multa più salata: si passerà dalla fascia 165-660 euro a 422-1.697 euro, con sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. In caso di recidiva nel biennio è prevista sanzione accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi, più pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, con decurtazione di 8 punti dalla patente per prima violazione e 10 punti alla seconda violazione.
Coloro che sostano nei parcheggi per disabili senza averne diritto rischieranno multe da 165 a 660 euro (ciclomotori e motoveicoli a due ruote) e da 330 a 990 euro (auto, furgoni e altri veicoli). Lo stesso avverrà per chi sosta nelle corsie riservate agli autobus e ai mezzi del TPL: per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote si passa a multe da 87 a 328 euro, per gli altri mezzi da 165 a 660 euro.
Nuovi limiti per i monopattini
Uno dei temi più ricorrenti nei tanti interventi di Matteo Salvini sul fronte della sicurezza è quello dei monopattini elettrici: il loro utilizzo verrà fortemente modificato con la riforma del Codice della Strada. Nel testo è previsto un nuovo limite di velocità per i monopattini, l’obbligo di casco, targa e assicurazione e anche il divieto di uscire fuori dai centri urbani.
Sono previste anche sanzioni economiche da 200 a 800 euro per chi circola con un monopattino che risulta privo di indicatori di svolta e di freno su entrambe le ruote. Per vietare l’utilizzo fuori dai centri urbani, si sta valutando la possibilità di dotarli di un dispositivo in grado di disattivare automaticamente il loro funzionamento quando si esce da una determinata area.
Chi circola senza contrassegno o assicurazione rischia una multa che va dai 100 ai 400 euro. Divieto di circolazione contromano e sui marciapiedi, di sosta selvaggia e sui marciapiedi. Sanzioni anche per chi trucca il motore potenziandolo o per contraffazione dei dati del proprietario.
Autovelox e eccesso di velocità
Con la riforma del Codice della Strada si punta a migliorare le funzioni degli autovelox e dei dispositivi di controllo della velocità di guida, come il velocar che tanto fa discutere: Salvini ha ribadito o il suo secco “no” al loro utilizzo solo come strumento per fare cassa, andando a rivedere i criteri di posizionamento dei dispositivi e le specifiche tecniche, facendo sì che il loro utilizzo sia destinato esclusivamente a migliorare la sicurezza degli utenti della strada.
Da valutare anche il tema dei nuovi limiti di velocità, con alcune città che hanno fissato a 30 chilometri orari la velocità massima nei tratti urbani: “Il limite di 30 chilometri orari ha senso dove ci sono posti sensibili e pericolosi – ha spiegato Salvini – dire che in città si va tutti a 30 km/h non ha nessun tipo di senso, quindi occorre buon senso”.
La sanzione amministrativa pecuniaria per chi viaggia oltre i limiti di velocità, su richiesta dei Sindaci, verrà elevata fino a 1.084 euro e la sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni nei casi in cui la stessa persona commetta la medesima violazione nel centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno.
Alcolock: come funziona
Nel testo che riforma il Codice della Strada è presente una voce che porta all’introduzione dell’alcolock come misura in grado di prevenire la guida sotto l’effetto di alcol. Si tratta di un dispositivo molto simile a un etilometro, ma collegato direttamente con il veicolo: prima di salire a bordo, il guidatore deve soffiare dentro questo dispositivo e se il tasso alcolemico è inferiore a una determinata soglia, allora il motore si accenderà regolarmente, ma se il limite è superiore il veicolo non andrebbe in funzione. Il dispositivo va installato a proprie spese in auto.
Al momento l’alcolock è già realtà in diversi Paesi europei: in alcuni è presente sui mezzi che appartengono al servizio di trasporto pubblico.
Revoca a vita della patente
Il nuovo Codice della Strada prevede il cosiddetto “ergastolo della patente”, ovvero la revoca a vita di cui Salvini aveva già parlato, per chi commette reati gravissimi al volante (come i pirati della strada).
Revoca della patente per alcol e droghe
Chi guida ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti rischia la sospensione della patente fino a 3 anni. I recidivi avranno il divieto assoluto di assumere alcolici prima di guidare, quindi il limite diventa 0 g/l per loro, mentre per gli altri rimane 0,5. Per quanto riguarda le droghe, basta anche solo il sospetto che siano state assunte per far scattare il ritiro della patente e conseguenti accertamenti per verificare il reato.
Accertamenti da remoto e piste ciclabili
Grazie agli accertamenti da remoto si potranno contestare anche le violazioni dell’obbligo di dare precedenza sugli attraversamenti a pedoni e ciclisti, la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, se vengono occupati gli stalli riservati a servizi di soccorso e polizia, oppure i parcheggi rosa o per disabili, auto elettriche, carico e scarico merci e corsie per mezzi pubblici. Arriva anche la proposta da parte della Conferenza unificata, di intervenire per aumentare le strade adatte alla realizzazione di piste ciclabili con un nuovo regolamento.