Chi di noi non si è mai lamentato dell’assenza o del numero limitato dei parcheggi nel centro delle maggiori città? In Italia spesso infatti il ‘luogo comune’ è la continua richiesta di più posti auto, spesso se ne vorrebbero avere di più e anche gratis.
Eppure spieghiamo perché il migliore atto della rivoluzione dei trasporti oggi è proprio il contrario, ovvero eliminare i posti auto. Ha fatto il giro del mondo la notizia del grande centro Ikea di Vienna, che è stato realizzato di recente senza nemmeno un parcheggio. L’italiano media sarà sicuramente rimasto allibito da questa scelta, domandandosene il motivo e storcendo il naso. Eppure questa decisione è un grandioso passo avanti verso la tecnologia più avanzata in ambito di mobilità.
Il maxi negozio non offrirà nemmeno un posto auto ai suoi clienti, spero abbiate capito tutti il motivo: si cerca di scoraggiare in ogni modo l’utilizzo della vettura. Destinare infatti vaste aree a parcheggio significa incentivare l’uso della macchina rinunciando al trasporto pubblico o a tutte le moderne forme di mobilità. Le conseguenze quindi sono la riduzione di spazi pubblici di qualità, l’aumento del traffico e dell’inquinamento.
Per fare un paragone poi di quello a cui siamo abituati in Italia rispetto agli altri Paesi, possiamo citare l’esempio della costruzione del nuovo grattacielo della Regione Lombardia, di 43 piani, che ha comportato l’inserimento di 700 posti auto in tutto, e il progetto di Renzo Pianto del grattacelo Shard di Londra che invece per 87 piani ha 60 parcheggi (ad uso esclusivo di portatori di handicap): in Italia siamo davvero indietro anni luce da questo punto di vista.
Un altro esempio che possiamo fare è quello della città di Oslo, che sappiamo essere tradizionalmente attenta all’ambiente. Nel 2017 l’amministrazione aveva avviato un sistema per diminuire l’uso delle auto in città. Già quattro anni fa nel centro erano stati rimossi i parcheggi e aggiunte delle infrastrutture per incentivare l’uso dei mezzi non inquinanti (come la bicicletta) o del trasporto pubblico. Secondo la rivista Fast Company, che aveva analizzato i risultati di questa iniziativa dopo un anno, il piano era stato da subito un grande successo.
Oggi in centro si può entrare solo con veicoli commerciali, per due ore la mattina, e con i mezzi delle forze dell’ordine e di soccorso, le zone che erano adibite a parcheggi ora sono piste ciclabili, posti auto per disabili oppure punti di ricarica per le auto elettriche. Chiaramente l’amministrazione, in appoggio a questo piano, ha investito anche sul rafforzamento dei mezzi pubblici. Le zone pedonali tra l’altro sono diventate quelle più frequentate della città.