I parcheggi con il disco orario sono uno degli incubi più temuti dagli automobilisti nelle grandi città oppure nelle zone di villeggiatura, al lago o al mare. Nei posti dove si fa più fatica a trovare un parcheggio, quando finalmente sbuca uno stallo libero, ci si rende conto però che è regolato dal disco orario.
E questo cosa significa? Hai un’ora di tempo (generalmente, anche se possono essere di più), per fare tutto ciò che devi. E finché si tratta di commissioni cittadine o di shopping, allora forse uno riesce a stare nei limiti previsti, e poi deve comunque correre alla macchina per evitare la multa. Ma se uno vuole trascorrere la sua intera giornata rilassato in spiaggia oppure passeggiando per le vie di una città o in montagna? In questo caso il disco orario diventa un vero problema, e non rispettarlo tra l’altro pone l’automobilista nel rischio di prendersi una multa salata. Motivo per il quale sono tanti i furbetti che imbrogliano, cercando di eludere la legge, e allo scadere del tempo, invece che spostare la macchina, cambiano solo la posizione della lancetta del disco orario di una o più ore avanti. Chi non l’ha mai fatto?
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Come evitare la multa
Nel caso in cui passa il Vigile quindi, se la lancetta è stata spostata per tempo, “aggiornando” in continuazione l’orario d’arrivo nel parcheggio, è praticamente impossibile prendere la multa per divieto di sosta. Ma gli agenti di Polizia conoscono lo stratagemma, e così a volte curano la situazione dei “parcheggi a tempo”, e per farlo hanno inventato anche loro un trucchetto per scoprire i furbetti del disco orario.
Il trucco dei Vigili per evitare inganni
Si tratta di un “giochetto” di cui sicuramente avete già sentito parlare e che si usa da molti anni, in alcune località di più rispetto ad altre. Un testimone della città di Corbetta (Milano) lo scorso anno aveva raccontato di aver notato proprio sulle gomme della sua auto una linea bianca segnata con un gessetto. Inizialmente non ha pensato ai Vigili, così ha dichiarato, ma visto e considerato che la macchina e gli pneumatici non avevano subito alcun danno, non poteva essere uno scherzo o il gesto di un malvivente. E infatti, la sorpresa: “In seguito mi è arrivata a casa una multa per divieto di sosta con riferimento all’errato uso del disco orario. Allora, improvvisamente, ho capito cosa potevano essere i segnetti fatti col gesso”.
Questo ha fatto pensare all’automobilista (che tra l’altro, come lui stesso ammette, è noto usare il trucchetto di spostare l’orario del disco per evitare multe e lasciare la macchina parcheggiata per ore nello stesso posto) che appunto fossero stati i Vigili Urbani della sua città a fare i segni bianchi sulle gomme della sua auto, per controllare che la macchina, una volta trascorso il tempo massimo previsto dal disco orario, fosse stata spostata oppure no.
Facile: se quando i Vigili tornano il segno è nella stessa posizione, null’altro può significare se non che il conducente non ha mosso la sua vettura, ma ha solo cambiato l’orario di arrivo sul disco, cercando quindi di eludere la regola dettata dal Codice della Strada. Da premiare comunque anche la furbizia degli Agenti di Polizia che, con questo stratagemma, cercano di colpire chi invece la fa sempre franca ingannando le regole.