Stellantis ha registrato risultati record nel 2022, con le vendite globali di BEV in crescita del 41% e registrando rapidi progressi nell’implementazione del piano strategico Dare Forward 2030.
Il CEO Carlos Tavares aveva dichiarato: “Oltre ai nostri risultati finanziari record e all’implementazione mirata del piano Dare Forward 2030, abbiamo dimostrato anche l’efficacia della nostra strategia di elettrificazione in Europa. Ora abbiamo la tecnologia, i prodotti, le materie prime e l’intero ecosistema di batterie per condurre lo stesso percorso di trasformazione in Nord America, a partire dai nostri primi veicoli completamente elettrici Ram dal 2023 e Jeep dal 2024. Desidero esprimere il mio più profondo ringraziamento a tutti i dipendenti e ai nostri partner per il contributo dato a creare un futuro più sostenibile”.
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Il piano strategico
Stellantis stava già rispettando gli impegni del piano Dare Forward 2030, che mira a preservare una mobilità libera e accessibile a tutti. Lanciato nel marzo 2022, si tratta di un piano strategico basato su tre pilastri fondamentali (etica, tecnologia e valore) che porteranno il Gruppo a raggiungere un grande obiettivo: raddoppiare i ricavi netti a 300 miliardi di euro entro il 2030 (rispetto al 2021), sostenendo margini AOI a due cifre per tutto il decennio.
Il premio record ai dipendenti
Il conglomerato annunciava che nel 2023 avrebbe distribuito un ammontare record di 2 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo. Un importante riconoscimento del loro contributo ai risultati finanziari del 2022 e ai traguardi raggiunti dall’azienda sia a livello globale che locale.
Erano stati infatti eccezionali i risultati raggiunti dal Gruppo Stellantis nel corso dei dodici mesi. Il 2022 aveva messo a dura prova l’industria automobilistica globale – lo sappiamo – con continue limitazioni della catena di fornitura. Un anno in cui era stato anche lanciato il nuovo piano strategico Dare Forward 2030, che stava trasformando il Gruppo in un leader tecnologico della mobilità sostenibile. Con il pilastro Etica dedicato ai dipendenti, ai clienti e all’ambiente, il piano poneva Stellantis alla guida della concorrenza offrendo una libertà di mobilità all’avanguardia.
Tavares aveva spiegato: “Grazie ai risultati record ottenuti da Stellantis nel 2022, distribuiremo ai nostri dipendenti in tutto il mondo oltre 2 miliardi di euro in partecipazione agli utili e bonus variabili, 200 milioni in più rispetto allo scorso anno. Il giusto riconoscimento per il contributo di tutti i dipendenti alla crescita dell’azienda, in un contesto economico così impegnativo”.
Il premio che avrebbero ricevuto i dipendenti di Stellantis Italia ammontava a un valore medio complessivo di 1.879 euro, legato alla retribuzione contrattuale di riferimento.
La cifra totale comprendeva il bonus legato agli obiettivi di efficienza degli stabilimenti previsti nel 2022 dal Contratto collettivo di lavoro 2019-2022 applicato in Italia, scaduto il 31 dicembre 2022, e il riconoscimento straordinario (complessivamente 2 miliardi di euro) annunciato dal CEO Carlos Tavares ai dipendenti di tutto il mondo legato ai risultati finanziari del 2022.
Ai dipendenti a cui era applicato il CCSL sarebbe stato erogato mediamente un premio pari al 6% della retribuzione, corrispondente mediamente a 1.429 euro lordi, a cui si sarebbe aggiunto il riconoscimento straordinario di 450 euro lordi, pari a circa il 2% della retribuzione media di riferimento. Si trattava quindi di una erogazione complessiva media pari all’8%.
Il programma di riacquisto azioni di Stellantis
Nel mentre, il Consiglio di Amministrazione approvava un programma di riacquisto di azioni proprie fino a 1,5 miliardi di euro, da eseguire sul mercato per annullare le azioni ordinarie acquisite attraverso il programma di riacquisto di azioni. Le azioni sarebbero state acquistate nel corso di un periodo in scadenza il 31 dicembre 2023 sul NYSE / Euronext Milano / Euronext Parigi.
L’opportunità di avviare il programma di riacquisto derivava dalla significativa generazione di flussi di cassa e dalla solidità del bilancio della società.