Continua il momento difficile dello stabilimento Stellantis di Cassino, sito produttivo che, da diversi anni, si occupa di modelli premium senza però riuscire a raggiungere l’obiettivo della “piena produzione”, nonostante una netta riduzione del personale, con il conseguente ricorso costante agli ammortizzatori sociali. L’ultima notizia in arrivo da Cassino anticipa una lunghissima chiusura estiva. I cancelli del sito laziale, infatti, resteranno chiusi per ben 40 giorni. Lo stop arriva dopo una prima parte di 2024 caratterizzata da una produzione ridotta a causa delle poche richieste in arrivo dal mercato.
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Cosa sta succedendo
A causa di un numero di ordini contenuto, lo stabilimento di Cassino resterà chiuso per 40 giorni durante l’estate. A partire da mercoledì 31 luglio e fino a domenica 8 settembre, infatti, lo stabilimento resterà fermo. Lo stop comprende il già preventivato periodo di ferie estive, dal 5 al 26 di agosto oltre a un ricorso agli ammortizzatori sociali nei precedenti e successivi alla chiusura estiva. La ripresa delle attività produttive è programmata per il prossimo 9 settembre. Una chiusura così lunga durante l’estate, considerando ferie e ammortizzatori sociali, non si era mai registrata. Lo scorso anno, ad esempio, lo stabilimento si fermò dal 3 al 23 mentre due anni fa ci fu lo stop dal 7 al 28.
Un 2024 difficile
Per Cassino, il 2024 è un anno molto difficile. Lo stabilimento di Stellantis, che nel frattempo ha in programma 20 nuovi lanci nei prossimi mesi, ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un calo della produzione del 40%, rispetto ai già non straordinari risultati ottenuti nel corso del 2023. Anche il dato del primo semestre dovrebbe attestarsi su questo livello. Si tratta, quindi, di numeri allarmanti che chiariscono la difficoltà enorme del sito laziale di poter anche solo avvicinare l’obiettivo del raggiungimento del 100% della sua capacità produttiva che, ad oggi, appare una chimera.
Ricordiamo che già il 2023 è stato un anno complicato per Cassino. Lo scorso anno, infatti, nel sito laziale di Stellantis sono state prodotte meno di 50.000 vetture, con un risultato inferiore persino al 2020, anno condizionato dal lockdown. Negli ultimi tre anni, inoltre, lo stabilimento ha perso circa 1.200 dipendenti, passando da 4.200 unità a circa 3.000 unità, per adeguare la forza lavoro alle reali necessità produttive.
Lo stabilimento di Cassino è, da anni, la “casa” di Alfa Romeo. Dal 2016, infatti, sono in produzione l’Alfa Romeo Giulia e l’Alfa Romeo Stelvio, i due modelli di segmento D del marchio che ancora attendono l’arrivo di una nuova generazione. Dal 2022, inoltre, si è aggiunto anche il Maserati Grecale, modello che avrebbe dovuto dare una spinta produttiva importante ma che, nei fatti, si è rivelato insufficiente a soddisfare le capacità di Cassino dove, fino al 2020, si produceva anche l’Alfa Romeo Giulietta, modello in grado di garantire volumi di vendita importanti negli anni passati e uscito di scena senza una nuova generazione. Le ultime informazioni per il futuro di Cassino anticipano l’arrivo di nuove generazioni per le Alfa Romeo Stelvio, nel 2025, e Giulia, nel 2026. Al momento, però, non ci sono ulteriori informazioni in merito all’arrivo di nuovi modelli che potrebbero essere necessari a rilanciare lo stabilimento.