Stellantis, Tavares: “Produzione auto elettrica costa di più, servono incentivi”

Carlos Tavares, AD di Stellantis, a colloquio con il Governo Italiano. Tanti gli oggetti del contendere, a cominciare dall'auto elettrica e i suoi costi

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Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 11 Ottobre 2024 17:22

Era atteso da tempo il confronto tra l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, e il Governo italiano. Sul piatto tanti punti, dall’industrializzazione del Paese, al futuro degli impianti italiani fino all’impegno sull’auto elettrica. Il CEO portoghese si è espresso in inglese alla Sala del Mappamondo di Montecitorio nella quale ha riportato alle commissioni Attività Produttive della camera e Industria del Senato, la ricetta – secondo lui – per evitare il tracollo di un settore cruciale come quello delle quattro ruote. La filiera italiana va salvata, prima che cada nel baratro.

Il nodo auto elettriche

L’auto elettrica non conquista le scene, i risultati sono evidenti: senza incentivi, il mercato non reagisce nel modo auspicato dai costruttori che tante risorse hanno investito in questa tecnologia. Sono molteplici i motivi che risiedono dietro alle scarse performance delle EV, anche in Italia. Anzi, il Belpaese è una delle aree dove la penetrazione di elettriche è minore. Tavares ha parlato anche di questo: “In Italia il costo dell’energia è molto elevato, per esempio è doppio rispetto a quello della Spagna, e questo è uno svantaggio notevole. Non so perché succeda, ma è un fattore che dobbiamo considerare“.

Il prezzo elevato delle auto alla spina è un deterrente che tiene lontani potenziali acquirenti. Il potere d’acquisto in Italia è diminuito e per comprare un’auto nuova (o usata) servono molte mensilità. “Io devo poter vendere i veicoli elettrici allo stesso prezzo dei veicoli a combustione interna. Quindi, nel contesto attuale, devo per forza considerare un 40% di aumento dei costi, ovvero quello della tecnologia elettrica“, ha detto Tavares, spiegando che “con questo 40% di aumento dei costi creo, all’interno della filiera, una tensione insopportabile“. Ed è qui che entrano in gioco gli incentivi: “voi leader politici dovete dirmi come devo fare per gestire questo aumento dei costi“.

La tensione tra Stellantis-Tavares e il Governo italiano

Ci sono tante questioni in ballo che tengono sotto tiro Stellantis e che preoccupano il Governo italiano. L’automotive è in crisi, ma Tavares predica ottimismo: “Il settore è sotto tensione, ci sono attriti e difficoltà, ma noi siamo sereni“, ha, sottolineando che “anziché litigare sulle regolamentazioni, dobbiamo fare in modo di lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti nel modo migliore. Bisogna gestire gli attriti, evitare di discutere, lavorare insieme con tutte le parti coinvolte“.

Non sono mancati attimi di bagarre tra il CEO di Stellantis e la delegazione del Governo: Sento da parte vostra rabbia, un certo livore. Lo stesso atteggiamento che hanno i lavoratori. È una situazione molto difficile. I regolamenti decisi, che sono alla base della situazione attuale, non sono stati imposti da Stellantis, non è corretto fare una grande insalata. Ci sono stati imposti”, ha detto Tavares rispondendo alle domande dei parlamentari.

Sulla questione dei sostegni che l’azienda chiede, Tavares risponde: “Non chiediamo soldi per noi, ma chiediamo a voi di darci aiuto per i vostri cittadini che così possono acquistare dei veicoli che si possono permettere. Non sono soldi che vanno a Stellantis ma sono soldi che vanno a ridurre i costi“.